Altra giornata in rosso per il comparto bancario a Piazza Affari. Intorno alle 12:50 il Ftse Italia Banche lascia sul terreno l’1 per cento.
L’andamento risente dell’andamento dello spread che si mantiene ben al di sopra dei 300 pb seppure in calo dai 315 pb di ieri (fonte Mts Markets). Il tutto riflette l’incertezza legate alle differenti posizioni di vedute tra Governo italiano e Commissione Europea sulla sostenibilità della manovra economica varata da Roma. L’organismo comunitario invierà la sua nuova controreplica il prossimo 21 novembre.
“Il bilancio programmatico italiano mostra una significativa deviazione rispetto agli impegni presi dal governo con i partner del Consiglio. I Paesi membri appoggiano la posizione della Commissione nei confronti dell’Italia”, ha affermato in un’intervista il vice presidente dell’organismo comunitario, Valdis Dombrovskis.
“In passato gli scostamenti rispetto agli obiettivi erano marginali. Oggi siamo di fronte a una deviazione chiara ed evidente”, ha aggiunto l’esponente europeo.
Vendite su tutti i titoli del Ftse Mib, con Intesa Sanpaolo (-1,2% a 1,93 euro), UniCredit (-1% a 10,89 euro), Bper (-2,1% a 3,35 euro), Ubi (-2,4% a 2,57 euro), Banco Bpm (-1,1% a 1,73 euro) e Mediobanca (-0,5% a 7,72 euro).
Stesso copione tra le Mid Cap, con Credem (-2,3% a 5,07 euro), Popolare Sondrio (-1,6% a 2,73euro), Mps (-1,2% a 1,39 euro) e Creval (-3,5% a 0,0827 euro). Sullo Small Cap lettera su Carige (-5,3% a 00018 euro) e Banco Desio (-1,7% a 1,77 euro).