Apertura positiva per le Borse europee in una settimana importante per le discussione fra Italia e Ue sulla manovra, mentre rimangono tesi i rapporti tra Stati Uniti e Cina.
Intorno alle 9:30, a Milano il Ftse Mib avanza dell’1% in area 19.070 punti. In rialzo anche il Dax di Francoforte (+0,6%), il Ftse 100 di Londra (+0,5%), il Cac 40 di Parigi (+0,5%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%).
Nel weekend il meeting dell’Apec, organizzazione che raggruppa i paesi del pacifico, per la prima volta nella sua storia si è concluso senza un comunicato congiunto riflettendo le tensioni tra i suoi principali membri, Stati Uniti e Cina.
Il vicepresidente americano, Mike Pence, ha infatti ribadito che gli Usa non abbandoneranno i dazi sugli import cinesi, ma potrebbero anzi raddoppiarli, fino a quando la Cina non cambierà le proprie strategie commerciali.
Lo spread Btp-Bund riparte in area 310 punti base con il rendimento del decennale italiano al 3,49% in una settimana chiave per il confronto tra Roma e Bruxelles sulla manovra.
Mercoledì infatti la Commissione Europea fornirà il proprio parere sulle leggi di bilancio dei paesi dell’unione con la probabile apertura di una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia.
Sul Forex stabile il biglietto verde nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro a 1,142 e il dollaro/yen a quota 112,8.
Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con Wti a 57,2 (+1,3%) e BRENT a 67,3 (+0,8%), in scia alle indiscrezioni sul ritorno dei tagli alla produzione da parte dell’Opec nel 2019. In lieve calo invece l’oro a 1.220,5 dollari l’oncia.
Tornando a Piazza Affari, svetta in apertura TIM (+3,5%) dopo la nomina di Luigi Gubitosi come nuovo amministratore delegato e direttore generale.
In corsa anche STM (+2,6%), CNH (+2,3%) e UBI (+3,2%).
In rosso invece TENARIS (-0,2%), TERNA (-1,1%), BANCA MEDIOLANUM (-1,5%) e MEDIOBANCA (-2,5%) che hanno staccato oggi i dividendi (acconti nel caso delle prime tre).
In fondo al listino FERRAGAMO (-3,4%) dopo il downgrade a “underpeform” da parte di BofA Merrill Lynch.