Le borse europee riducono i guadagni rispetto all’apertura, in scia al rallentamento dei futures americani che ora puntano verso un avvio stentato per Wall Street.
Intorno alle 11:50 il Ftse Mib rimane il migliore tra i listini continentali, con un rialzo dello 0,5% che lo riavvicina alla soglia dei 19 mila punti. Pressoché invariati il Dax di Francoforte e il Cac 40 di Parigi, frazionali progressi per il Ftse 100 di Londra (+0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%).
Le questioni commerciali restano in cima alle preoccupazioni degli investitori e continuano a frenare l’azionario. Nel weekend il meeting dell’Apec, organizzazione che raggruppa i paesi del Pacifico, si è concluso per la prima volta senza un comunicato congiunto, riflettendo le tensioni fra Stati Uniti e Cina. Le dichiarazioni del vicepresidente americano, Mike Pence, sulla possibilità di raddoppiare i dazi verso Pechino hanno rinfocolato le tensioni fra le due superpotenze spegnendo l’ottimismo per un accordo nel corso del G20 di fine mese.
Nel Vecchio Continente occhi puntati sulla Commissione europea, che mercoledì rilascerà il proprio parere sulle leggi di bilancio dei Paesi dell’Unione e probabilmente aprirà una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia.
La riunione straordinaria dell’Eurogruppo di oggi sembra l’ultima finestra per un tentativo estremo di negoziazione, ma è difficile pensare ad un ripiegamento anche marginale di alcuno dei due fronti contrapposti.
Sullo sfondo, la questione Brexit che vedrà a brevissimo una resa dei conti all’interno del partito conservatore con conseguente destino sul Governo May.
Per quanto riguarda il Forex l’euro/dollaro resta sostanzialmente stabile in area 1,142, così come il dollaro/yen a quota 112,7. Lieve recupero della sterlina a 1,286 nei confronti del biglietto verde.
Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si attesa a 308 punti base con il rendimento del decennale italiano in flessione al 3,46% in una settimana chiave per il confronto tra Roma e Bruxelles sulla manovra.
Tra le materie prime riducono i guadagni le quotazioni del greggio, con Wti a 56,9 (+0,8%) e Brent a 66,9 (+0,2%), in scia alle indiscrezioni sul ritorno dei tagli alla produzione da parte dell’Opec nel 2019. Oro poco mosso sopra i 1.221 dollari l’oncia.
A Piazza Affari proseguono gli acquisti su TELECOM ITALIA (+3,2%) dopo la nomina di Luigi Gubitosi come nuovo amministratore delegato e direttore generale. Ben intonati i bancari, tra cui BANCO BPM (+3,1%) e UBI (+2,3%), sottotono i petroliferi. Acquisti su ENEL (+1,4%) in attesa del Piano strategico 2019-2021 che verrà presentato domani.
Penalizzate dallo stacco della cedola TENARIS (-2,1%), TERNA (-1,4%), BANCA MEDIOLANUM (-2%), MEDIOBANCA (-3,6%) e RECORDATI (-0,9%) che hanno staccato oggi i dividendi (acconti nel caso delle prime tre).
In coda al listino anche FERRAGAMO (-3,1%) dopo il downgrade a “underpeform” da parte di BofA Merrill Lynch.