Enel – Piano strategico 2019/21: 27,5 miliardi di investimenti, Cagr Ebitda +6%

Il piano strategico 2019-2021 del colosso dell’elettricità, guidato da Francesco Starace, in tema di crescita industriale, ha previsto investimenti lordi per circa 27,5 miliardi, con l’obiettivo di generare un incremento cumulato dell’Ebitda ordinario di 3,2 miliardi (Cagr +6% in arco di piano).

Nello specifico, nell’ambito asset development sono previsti investimenti per 16,5 miliardi, che dovrebbero contribuire per 2,1 miliardi alla crescita dell’Ebitda ordinario, nell’ambito clienti gli investimenti sono previsti pari a 4,8 miliardi generando circa 1 miliardo di crescita dell’Ebitda ordinario, mentre nella categoria asset management gli investimenti impegneranno 6,2 miliardi, contribuendo per la parte restante alla crescita dell’Ebitda ordinario.

Nell’asset development circa 10,6 miliardi verranno investiti nel business delle Rinnovabili, area in cui il gruppo intende focalizzarsi sui mercati in cui ha una presenza integrata, come Italia, Spagna, Cile e Brasile.

Enel infatti punta alla decarbonizzazione, con l’aumento della capacità rinnovabile in arco di piano per ulteriori 11,6 GW, che dovrebbe portare un incremento dell’Ebitda di circa 1 miliardo. Verrà al contempo ridotta la capacità di generazione termoelettrica di circa 7 GW. Dati che consentiranno nel 2021 di produrre il 62% di energia a zero emissioni (vs 48% previsto per il 2018). Un impegno esteso al 2030, con l’obiettivo di ridurre le emissioni specifiche di CO2 a 0,23 kg/kWh.

Per il business delle Reti, circa 11 miliardi di investimenti sono destinati a completare l’integrazione delle attività recentemente acquisite, in particolare Eletropaulo in Brasile, e promuovere l’efficienza delle reti, migliorando la qualità del servizio in tutti i mercati in cui il gruppo opera.

Per la divisione Enel X, saranno investiti circa 1,1 miliardi, destinati sia ai servizi al cliente sia a nuove infrastrutture urbane, con un una crescita attesa dell’Ebitda di 400 milioni  in arco di piano. Il 20% dei fondi disponibili per Enel X (circa 220 milioni), consentiranno la realizzazione di infrastrutture per la mobilità sostenibile, principalmente in Italia Spagna, Romania e in alcune aree delle Americhe.

La divisione continuerà il suo ruolo attivo nel settore della fibra ottica, attraverso joint venture quali Open Fiber in Italia e Ufinet in Sud America, ritenuto uno dei principali fattori per lo sviluppo delle infrastrutture urbane intelligenti e delle piattaforme digitali.

Il gruppo inoltre continuerà il percorso di razionalizzazione del portafoglio attraverso la rotazione degli asset, ottimizzando così il profilo di rischio.

Enel, poi, procederà con la riduzione della presenza delle minoranze azionarie, incrementando la partecipazione nelle società controllate, con l’obiettivo di migliorare il ritorno complessivo sul capitale investito.

Infine, le fonti di finanziamento dovrebbero ammontare a circa 41,1 miliardi complessivi nell’arco di piano, consentendo la copertura integrale degli investimenti lordi e dei dividendi.

Enel stima la sostanziale stabilità a circa 41,8 miliardi nel 2021 dell’indebitamento finanziario netto, con un rapporto tra flussi di cassa operativi e indebitamento finanziario netto (FFO/Net debt ratio) in aumento dal 26,5% atteso per il 2018 fino al 31,1% nel 2021.