Arretra dello 0,6% in avvio di ottava il Ftse Media Italia in lineaalla performance dell’indice europeo settoriale di riferimento. Cede nel finale Piazza Affari (-0,3%).
L’imposta sui ricavi digitali, introdotta con la legge di Bilancio 2018, è ferma al palo e rischia di trasformarsi, senza un intervento immediato del Governo, in un “prelievo a perdere”.
E non solo per lo Stato ma per l’intero settore dei servizi digitali chiamati, in caso di mancati correttivi, a corrispondere un’imposta che, secondo l’associazione “Netcomm”, è ad “alto potenziale distorsivo sull’economia, andando a tassare i ricavi delle imprese digitali e non gli utili”. Una dinamica che nel più pessimissimo dei casi genererà una caduta dei ricavi di 2 miliardi e 16mila occupati in meno.
Chiude in frazionale ribasso dello 0,2% Mediaset dopo il crollo dell’8,4% registrato nell’ottava precedente. La media company di Cologno avrebbe esercitato l‘opzione di put per la cessione del veicolo che contiene l’operation di Mediaset Premium, R2, a Sky per 22,9 milioni. Si resta in attesa del giudizio dell’Agcom entro la fine del mese di novembre.
Prosegue il tentativo di recupero avviato nella seduta di venerdì per Mondo Tv (+13,6%), che nelle scorse cinque seduta ha lasciato sul terreo il 46%. La società ha inoltre annunciato di aver sottoscritto un nuovo accordo di licenza con Emirates Cable TV, società televisiva di Dubai per la trasmissioni di alcune serie animate distribuite dalla Mondo Tv, tra cui anche la prima stagione di Robot Trains.
Positiva la seduta anche per Triboo (+7,4%) che ha finalizzato l’acquisizione del 100% di Sunny Energy (“Sunny E-Brand”), società specializzata nel supportare le aziende a sviluppare il proprio business e-commerce in Italia e nel mondo.
In coda Mondadori (-4,6%) e Cairo Communication (-2,8%).