Prosegue il momento di debolezza del settore petrolifero, con il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che ha chiuso a -1,1% rispetto al -1% del corrispondente indice europeo.
Chiusura in rosso anche per le principali piazze europee, che azzerano i guadagni della mattinata dopo l’apertura negativa di Wall Street. A Milano il Ftse Mib ha chiuso a -0,3% nell’attesa del giudizio dell’Ue sulla manovra, atteso per domani.
Continu il momento di debolezza delle quotazioni del greggio dopo che la Russia ha dichiarato che i produttori hanno bisogno di capire meglio le condizioni di mercato e l’outlook invernale prima di decidere di ridurre l’offerta.
Parole che mettono un freno alle intenzioni dell’Arabia Saudita, secondo cui è necessario tagliare almeno un milione di barili/giorno rispetto ai livelli di ottobre.
In questo scenario, poco dopo la chiusura di ieri, il Wti scambiava a 56,3 $/bl (-0,3%) mentre il Brent quotava 66 $/bl (-1,1%).
Sull’azionario, i rossi maggiori tra le big sono stati quelli di Saipem (-3,6%) e Tenaris (-2,1%), con la quotazione di quest’ultima penalizzata dallo stacco dell’acconto sul dividendo per 0,13 dollari.
Minori invece le perdite per Eni (-1,2%).
Tra le Mid Cap, al di sotto della parità sia Maire Tecnimont (-1,8%) sia Saras (-0,4%), che ha reso noto l’EMC Benchmark, salito nella scorsa settimana a 4 dollari/barile.
Infine, tra le società a minore capitalizzazione, in controtendenza d’Amico (+2,7%) mentre ha chiudo in negativo Gas Plus (-1,8%).