Il cda convoca per il 22 dicembre l’assemblea straordinaria per approvare l’aumento di capitale da 400 milioni a servizio del rimborso parziale o totale del bond subordinato in via di emissione. Proposti anche il raggruppamento delle azioni ordinarie e di risparmio, nonché la conversione delle risparmio.
Il consiglio di amministrazione di Carige, nella riunione di ieri, ha approvato la proposta di sottoporre all’assemblea straordinaria che sarà convocata per il 22 dicembre, come già anticipato al mercato, un aumento di capitale da 400 milioni che sarà utilizzato per il rimborso, totale o parziale, dei titoli subordinati che saranno emessi dalla banca nell’ambito della manovra di rafforzamento deliberata dallo stesso board lo scorso 12 novembre, per rispettare le richieste della Bce sul ripristino dei livelli minimi dei parametri di solidità.
Il cda ha anche approvato la proposta di raggruppamento delle azioni ordinarie e di risparmio in ragione di 1.000 a una e quella di dare la facoltà di convertire le azioni di risparmio in ordinarie.
Infine, il board ha deliberato la proposta di riduzione del capitale per perdite nonché la non ricostituzione delle riserve valutative.
Quanto all’aumento di capitale, in via scindibile, in una o più tranche, mediante emissione di nuove azioni ordinarie prive del valore nominale e aventi godimento regolare da offrire in opzione agli aventi diritto, per un importo massimo complessivo, comprensivo di eventuale sovrapprezzo pari a 400 milioni, sarà realizzato nei primi mesi del 2019 e comunque entro 18 mesi dalla data della deliberazione assembleare.
L’aumento è da legare all’emissione e al collocamento di uno strumento di debito subordinato per un ammontare massimo di 400 milioni, per il quale il consiglio di gestione dello Schema Volontario di Intervento del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ha deliberato di proporre all’assemblea delle banche aderenti la sottoscrizione per un ammontare fino a 320 milioni.
Le obbligazioni includeranno la previsione che il soddisfacimento parziale o totale delle stesse abbia luogo mediante consegna di azioni ordinarie della banca in sede di esecuzione dell’aumento di capitale.
La proposta di raggruppamento azionario è finalizzata ad allineare l’istituto a condizioni normali di negoziazione del titolo.
“A seguito dell’esame da parte della banca delle modalità tecniche maggiormente idonee per l’esecuzione dell’operazione sul capitale e tenendo conto delle esigenze tecnico-operative connesse alla determinazione del prezzo di sottoscrizione delle azioni ordinarie di nuova emissione”, si legge in una nota, “è emerso che, in assenza dell’operazione di raggruppamento, le azioni ordinarie della banca (così come i diritti di opzione spettanti agli azionisti) potrebbero trovarsi a trattare solo a prezzi nell’intorno del quarto decimale, poiché l’attuale prezzo di quotazione del titolo ordinario è già espresso in valori unitari corrispondenti a decimillesimi di euro, con conseguente potenziale volatilità negli scambi e nel prezzo a causa di una ridotta differenza tra prezzi in acquisto e prezzi in vendita dei volumi trattati, tenuto conto del limite di negoziazione di prezzo rilevato da Borsa Italiana al quarto decimale. Da dette valutazioni, è emersa la necessità di procedere ad un raggruppamento azionario, anteriormente all’avvio dell’offerta in opzione delle azioni ordinarie”.
Si precisa che, anteriormente all’esecuzione del raggruppamento, è previsto che venga avviata la procedura di conversione facoltativa delle azioni di risparmio in azioni ordinarie, ove approvata dall’assemblea straordinaria degli azionisti.
Il board ha anche stabilito la riduzione del capitale. Nella nota la banca ha precisato: “L’effetto combinato della perdita di periodo della capogruppo Banca Carige al 30 settembre 2018, delle perdite portate a nuovo in sede di approvazione del bilancio di esercizio 2017 e delle 5 altre rettifiche apportate direttamente al patrimonio netto, determina una perdita complessiva che il consiglio propone di coprire, sia mediante abbattimento delle riserve disponibili, sia mediante riduzione del capitale sociale.
Una volta deliberata la riduzione del capitale sociale, si propone all’assemblea di non procedere né alla ricostituzione delle riserve in sospensione d’imposta (imputate a capitale sociale in forza di precedenti deliberazioni) né alla ricostituzione del vincolo di sospensione d’imposta sul capitale sociale residuo o riveniente da futuri aumenti”.
I titoli Carige intorno alle 12:45 sono invariati a Piazza Affari al prezzo di 0,0017 euro.