Utility – Comparto a +0,4%, trainato da Enel (+0,8%) dopo il piano al 2021

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso la seduta in frazionale rialzo dello 0,4%,  in controtendenza sia al Ftse Mib (-1,9%) e sia all’corrispondente indice europeo di riferimento (-0,3%).

Sull’obbligazionario si è assistito ad una nuova impennata dello spread fino ad un picco intraday di 336 punti base, massimo da circa un mese, anche se poi il differenziale si è ridimensionato a 323 bp con il rendimento del decennale italiano al 3,6 per cento. Intanto il collocamento di Btp Italia riservato al pubblico retail, che si concluderà giovedì, ha continuato ad evidenziare una domanda debole dopo il “flop” della prima giornata.

Tra le Big, la migliore è stata Enel (+0,8%), che ha presentato il Piano strategico 2019-2021, che prevede, tra gli altri, investimenti lordi per circa 27,5 miliardi, con l’obiettivo di generare un incremento cumulato dell’Ebitda ordinario di 3,2 miliardi (Cagr +6% in arco di piano)e la conferma del pay-out del 70% dell’utile netto ordinario del gruppo dal 2019 in poi, con CAGR del dividendo implicito per azione di circa +12 per cento.

Segue A2A, che ha chiuso poco sopra la parità (+0,2%).

In territorio negativo le altre Big, Terna (-0,3%), Snam (-0,6%) e Italgas (-1,2%).

Tra i titoli a media capitalizzazione, unica positiva Ascopiave che ha segnato un progresso dell’1,7 per cento.

Le azioni Hera hanno ceduto lo 0,2 per cento, allineandosi alla chiusura di lunedì.

Fa peggio Erg, che lascia sul terreno il 2,6 per cento.

Tra le Small Cap, bene K.R. Energy (+1,9%). Seguita da Alerion Clean Power (+0,4%).

In coda, Acsm-Agam, che lascia sul terreno il 6,4 per cento.