I risultati dell’indagine sul mercato delle abitazioni in Italia nel 3° trimestre da parte di Banca d’Italia evidenziano un calo della quota dal 19,5% al 16,3% degli operatori che segnalano pressioni al ribasso sulle quotazione degli immobili.
Un calo che ha interessato tutte le macro aree (maggiormente il Sud e le Isole). Nel contempo, è stato riscontrato un aumento di coloro che rilevano una stabilità dei prezzi dal 76,6% al 81,7%.
Sono aumentati inoltre i tempi di vendita a 8,2 mesi da 7,5 mesi, raggiungendo il massimo degli ultimi due anni. Il margine medio di sconto si è ricollocato sui valori medi dell’ultimo anno. Nel dettaglio, è aumentato di circa un punto percentuale, al 10,8 per cento, recuperando interamente il calo registrato nella scorsa rilevazione.
La quota delle compravendite finanziate tramite mutui ipotecari (78,9% vs 81,1%) e il rapporto fra prestito e valore dell’immobile (intorno al 75%) si confermano su valori elevati.
Si segnala che le attese degli operatori sulle prospettive del mercato degli immobili sono rimaste favorevoli su tutti gli orizzonti, con un miglioramento per quelle di breve periodo.