Nuovo tentativo di rimbalzo per il comparto bancario a Piazza Affari. Intorno alle 10:00 il Ftse Italia Banche segna un rialzo dell’1,8 per cento.
L’andamento è favorito dall’ulteriore restringimento dello spread Btp-Bund, che dai 305 pb di ieri si porta in sotto i 300 punti base, per la precisione a 299 pb (fonte Mts Markets). Il tutto in attesa degli esiti della dialettica tra Commissione Europea e Governo italiano dopo la bocciatura arrivata da Bruxelles alla nuova versione della legge di Bilancio, che potrebbe essere propedeutica all’avvio di una procedura d’infrazione.
Sabato il premier Giuseppe Conte incontrerà a cena il presidente dell’organismo comunitario, Jean Claude Juncker. “Nel momento in cui l’interlocuzione con Bruxelles si rivelerà fruttuosa, quando verrà meno il clima che ci attribuisce una ribellione verso le regole europee e quando si capirà che è una manovra orientata a realizzare le premesse per far crescere il Paese, lo spread scenderà”, ha affermato Conte.
“L’Italia chiederà tempi di attuazione molto distesi se l’Ecofin, accogliendo la proposta della Commissione Europea, dovesse formalizzare la procedura di infrazione per deficit eccessivo dovuta al calo insufficiente del rapporto debito/Pil. Questo tempo ci servirà per consentire alla manovra economica di produrre i suoi effetti sulla crescita e, grazie a questo, di ridurre il debito pubblico”, ha aggiunto il presidente del Consiglio.
“Novità ci saranno quando ci sarà una trattativa”, ha sottolineato invece il ministro dell’Economia, Giovanni Tria.
Acquisti su tutti i titoli del Ftse Mib, con Intesa Sanpaolo (+1,5% a 1,96 euro), UniCredit (+1,8% a 10,83 euro), Bper (+1% a 3,53 euro), Ubi (+1,3% a 2,65 euro), Banco Bpm (+2,5% a 1,94 euro) e Mediobanca (+1,3% a 7,38 euro).
Tra le Mid Cap, bene Credem (+0,8% a 5,04 euro), Creval (+0,8% a 0,0806 euro), Mps (+2% a 1,41 euro) e Popolare Sondrio (+1,1% a 2,69 euro). Sullo Small Cap in luce Carige (+5,9% a 0,0018 euro).