Dopo la pausa di mercoledì, riprendono le vendite sul Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che lascia sul terreno l’1,7% rispetto al -1,1% del corrispondente indice europeo.
Deboli gli Eurolistini, con Wall Street chiusa per il Giorno del Ringraziamento e il Ftse Mib che chiude a -0,7% beneficiando solo in parte del calo dello spread.
Torna a scendere anche il greggio, all’indomani dei dati Eia che hanno mostrato il nono incremento consecutivo delle scorte Usa.
Gli operatori rimangono incerti rispetto agli esiti del meeting dell’Opec+ di dicembre, dal quale secondo gli analisti di Citigroup potrebbero emergere sia tagli per massimo 1,4 milioni di barili/giorno sia un nulla di fatto.
Intanto il presidente Trump continua a mantenere la pressione su Riyad, lodata per quanto fatto finora per tenere bassi i prezzi e spronata a fare anche di più, usando velatamente come leva il caso Khashoggi.
In questo scenario, poco dopo la chiusura di ieri, il Wti quotava 53,9 $/bl (-1,3%) mentre il Brent scambiava a 62,8 $/bl (-1%).
Sull’azionario, in coda al Ftse Mib Saipem (-3,4%) che, secondo Bloomberg, sarebbe però vicina a ottenere una nuova commessa nell’eolico da parte di EDF in Scozia.
Perdite minori invece per le altre big Eni (-2,1%) e Tenaris (-1,4%).
Acquisti invece sulle Mid Cap Saras (+3,6%) e Maire Tecnimont (+3,4%).
Infine, tra le società a minore capitalizzazione, in rosso d’Amico (-0,9%) mentre ha chiuso sopra la parità Gas Plus (+1,4%).