Tornano le vendite sul settore IT di piazza Affari. Il Ftse Italia Tecnologia ha chiuso la seduta di giovedì in ribasso dello 0,8%, sostanzialmente in linea con l’indice settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (-1%) e il Ftse Mib (-0,7%).
È stata una giornata complessivamente negativa e senza particolari spunti per le borse europee, orfane di Wall Street chiusa per festività. Da segnalare la pubblicazione delle minute della Bce relative alla riunione di ottobre, che hanno confermato l’outlook di moderata crescita e ripresa dell’inflazione, delineando un limitato rischio contagio dell’Italia sul mercato obbligazionario per gli altri Paesi. Nel frattempo, all’indomani della scontata bocciatura della manovra, lo spread scende sotto quota 310 punti base e l’euro resta in area 1,14 dollari.
Per quanto riguarda Milano, la big cap Stm chiude a -1,5%, contando anche parziali realizzi dopo il +4,8% della giornata precedente.
In ribasso anche la tlc Telecom Italia (-1,9%), mentre proseguono i lavori del governo per creare una società della rete in cui confluiscano gli asset infrastrutturali di Tim e Open Fiber, oltre a 30 mila dipendenti di Tim. La nuova realtà sarebbe valutata 15 miliardi, che andrebbero in gran parte a ridurre il debito di Tim.
Prosegue invece la rimonta della mid cap Reply (+2,3%) dopo la debolezza di lunedì e martedì.
Fra le small cap continua il recupero di Tiscali (+20,3%), sostenuta dall’accordo con Fastweb e in attesa del nuovo piano industriale. Rimbalzo di Cad It (+4%) e di Digital Bros (+5,4%), ben intonata Retelit (+0,9%), entrata a far parte della Next Generation Enterprise Network Alliance, alleanza globale tra aziende di telecomunicazioni internazionali. Vendite su Fullsix (-5,4%) e Piteco (-4,9%).