Nel primo semestre del 2018 Tiscali ha realizzato ricavi per 92,4 milioni, in contrazione del 10,9% rispetto al corrispondente semestre del 2017.
Ciò è imputabile principalmente alla riduzione di circa 6,7 milioni (-9,7%) dei ricavi da Broadband Access a seguito del negativo del portafoglio clienti BroadBand Fisso e alla forte riduzione dei ricavi “Servizi alle imprese e Wholesale” per circa 7,5 milioni (-58,6%), in questo ultimo caso dovuto alla mutata strategia sulla vendita di prodotti ai clienti business a bassa marginalità e alla riduzione dei ricavi da vendita wholesale.
In crescita i ricavi MVNO (+5,9%) grazie soprattutto alle entrate del segmento “Media & VAS” che aumentano di 1,9 milioni (+25,4%) in relazione alla raccolta pubblicitaria on-line.
Il portafoglio clienti al 30 giugno si attesta a 697mila unità, in riduzione di circa 50mila unità rispetto a dicembre 2017, con una crescita dei clienti in Fibra e LTE (a maggior valore e maggiore redditività) da circa 97 mila a oltre 115mila unità. In leggera contrazione il numero dei clienti Mobili, da 230mila a 219mila per effetto della maggior competizione cui è stato soggetto il mercato Mobile in Italia (ingresso di Iliad).
L’Ebitda è pari a 9 milioni, in calo del 37,3% su base annua, fortemente influenzato dalla negativa evoluzione dei ricavi solo parzialmente compensata da una riduzione dei costi operativi (-5 milioni) e del costo del personale (-2,5 milioni).
L’Ebit è invece negativo per 17,2, in peggioramento del 34,4% rispetto al primo semestre 2017 per effetto del volume significativo di ammortamenti pari ancora nel primo semestre 2018 a 25,9 milioni (+9,3%).
Il saldo della gestione finanziaria evidenzia oneri netti per 5,5 milioni, a fronte di 6,4 milioni nel primo semestre 2017.
Il risultato netto è positivo per 3,3 milioni grazie ad imposte anticipate per 26,1 milioni principalmente imputabili alla plusvalenza derivante dall’accordo con Fastweb. Nei primi sei mesi del 2017 Tiscali aveva conseguito un utile netto di 24,5 milioni grazie alla plusvalenza di 43,6 milioni generata dalla cessione del ramo d’azienda Business.
L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno si attesta a 177 milioni, a fronte di 178,9 milioni di fine dicembre 2017.