“Siamo particolarmente solidi sia come gruppo sia come Generali Italia”. È quanto ha affermato nel corso dell’assemblea nazionale di Anagina (Associazione Nazionale Agenti Generali Italia) parlando a proposito degli effetti dello spread Marco Sesana, Ceo di Generali Italia e country manager del gruppo triestino nel Paese tricolore.
“Anche prendendo le ultime due crisi finanziarie, tra cui quella peggiore del 2011, la compagnia resterebbe sopra i limiti. Inoltre, il nostro rating è due notch sopra quello dell’Italia. Bisogna guardare a un contesto globale, ormai ce l’abbiamo nel nostro dna. Il cuore del gruppo è in Europa ed è a questo che dobbiamo guardare”, ha aggiunto Sesana.
Il manager si è poi soffermato sulle potenzialità inespresse dell’Italia per il mercato assicurativo. “L’Italia è un Paese ad altissimo potenziale, non solo per un tema di sottoassicurazione ma per i tantissimi settori emergenti, per esempio la sanità. Quest’ultima è ancora in grandissimo sviluppo.
Entro il 2025 la spesa sanitaria individuale privata aumenterà di 25 miliardi: “una cifra enorme che implica un potenziale elevatissimo considerato che oggi questa stessa voce di spesa è intermediato solo al 15% contro una media Ue del 50%”, ha affermato l’Ad di Generali Italia.
Sesana, infine, ha dichiarato che la cyber-security potrebbe essere uno dei settori che potrebbero contribuire a far crescere il gruppo e che nel segmento danni non auto si può fare molto meglio.
