Il Ftse Italia Tecnologia ha chiuso la seduta di ieri in rialzo del 2,7%, sovraperformando l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (+1,4%) e chiudendo sostanzialmente in linea con il Ftse Mib (+2,8%).
È stata una giornata brillante per il listino milanese, in vetta all’Europa, sostenuto dalle scommesse degli investitori su probabili modifiche alla manovra di bilancio. Dinamica che ha inoltre consentito allo spread Btp-Bund di riportarsi in area 290 punti base, spingendo soprattutto il comparto dei titoli bancari.
Euro/dollaro poco mosso a quota 1,134 dopo l’intervento di Mario Draghi, soffermatosi sui potenziali rischi legati al protezionismo, alla vulnerabilità dei mercati emergenti e alla volatilità dei mercati finanziari. Da sottolineare il dato deludente sull’indice Ifo di novembre, in attesa delle minute della Fed che verranno diffuse mercoledì. In rimonta il petrolio dopo il crollo della scorsa ottava.
Tornando al comparto IT di Piazza Affari, la big cap Stm chiude a +2,8 per cento. La tlc Telecom Italia avanza del 4,6%, mentre proseguono le indiscrezioni sulla nascita di una società della rete insieme a Open Fiber sotto la guida di Cdp.
Ben intonata la mid cap Reply (+2,1%), fra le small cap vola Acotel Group (+7,7%), entrata anche in asta di volatilità nel corso della giornata per eccesso di rialzo. In evidenza pure Piteco (+6,4%), ancora sottotono It Way (-2,6%).