“Di fronte a un patrimonio immobiliare imponente, il mondo del private banking non guarda più alla sola gestione della ricchezza finanziaria dell’investitore, ma si propone come hub di servizio, che attraverso le proprie competenze può accompagnare il cliente nella gestione dell’intero patrimonio personale e familiare”.
È quanto ha affermato in occasione della presentazione del 3° rapporto “Osservatorio sul
mercato immobiliare” di Nomisma a Milano presso la Fondazione Cariplo Saverio Perissinotto, direttore generale di Intesa Sanpaolo Private Banking.
Il tutto “soprattutto alla luce delle numerose e profonde trasformazioni che la congiuntura economica ed i mutamenti sociali, culturali, ambientali e tecnologici stanno imponendo al settore e al Paese”, ha aggiunto il manager.
“In uno scenario di bassa inflazione e tassi d’interesse compressi – sottolinea Perissinotto – l’immobile perde nel tempo la sua capacità di protezione: bisogna quindi distinguere ciò che si utilizza da ciò che si considera investimento, individuando immobili e posizioni in grado di sostenere la redditività. Inoltre osserviamo che, in occasione degli inevitabili passaggi generazionali, i grandi patrimoni immobiliari sono spesso fonte di pensiero per gli eredi”.
“Di fronte queste sfide – conclude il manager “Intesa Sanpaolo Private Banking ha sviluppato, negli anni, le competenze necessarie per supportare, anche in questo campo, ogni tipologia di clientela con molteplici servizi dedicati ai portafogli immobiliari estesi e complessi, che frequentemente coinvolgono interi nuclei familiari, comprendono beni aziendali e toccano anche i temi della continuità generazionale.”