“Spetta al presidente del patto fare annunci su questo. Non spetta a me commentare”.
È quanto ha affermato a margine di un convegno Jean Pierre Mustier, Ad di UniCredit, parlando a proposito del patto di sindacato di Mediobanca, di cui la banca di piazza Gae Aulenti è il primo azionista con l’8,41% del capitale, e riferendosi al presidente dello stesso patto, Angelo Casò.
Il prossimo 5 dicembre, quando si riunirà l’assemblea del patto, si decideranno probabilmente le sorti dello stesso. E lo scenario che sembra delinearsi è la nascita di un patto di consultazione, un accordo più ‘light’ rispetto all’attuale che pone dei vincoli sui pacchetti azionari apportati dai vari partecipanti.
Secondo gli ultimi rumor di stampa, UniCredit sarebbe orientata a dare l’ok a questa nuova versione più leggera del patto, che dovrebbe valere fino all’autunno del 2020.
L’attuale versione del patto vincola il 28,47% del capitale di Mediobanca ma, con le disdette comunicate dal gruppo Bolloré (7,86% del capitale) e da Italmobiliare (0,98% del capitale) che avranno efficacia da inizio 2019, la quota scende al di sotto del 25% (19,63%), comportando in base all’attuale impostazione lo scioglimento automatico dello stesso.
Intorno alle 09:40 a Piazza Affari il titolo Mediobanca viaggia sulla parità a 7,70 euro, mentre l’indice di settore guadagna lo 0,7 per cento.