Mercati – Europa flat prima di Powell, a Milano (-0,2%) crolla Tenaris (-7,1%)

Chiusura poco mossa per gli indici azionari del Vecchio Continente, mentre Wall Street procede in frazionale rialzo prima del discorso di Jerome Powell che inizierà a breve.

Il Ftse Mib archivia le contrattazioni in flessione dello 0,2% a 19.115 punti, poco distante dal Dax di Francoforte (-0,1%), dal Ftse 100 di Londra (-0,2%), dal Cac 40 di Parigi (flat) e dall’Ibex 35 di Madrid (+0,2%).

Oltreoceano gli indici Usa avanzano all’incirca di mezzo punto percentuale, prima del discorso del presidente della Federal Reserve, dal quale gli investitori cercheranno indicazioni su un eventuale allentamento del percorso di rialzo dei tassi di interesse.

Intanto la seconda lettura sul Pil del terzo trimestre ha confermato un incremento annualizzato del 3,5%, in linea con le attese degli analisti ma inferiore al +4,2% registrato nel secondo trimestre. Sullo sfondo restano le tematiche legate alle tensioni commerciali con la Cina, dopo che Donald Trump ha minacciato l’imposizione di nuove tariffe. Da registrare comunque qualche segnale di apertura al dialogo in vista del G20 che prenderà il via venerdì e vedrà l’incontro fra il leader americano e l’omologo Xi Jinping.

Sul Forex l’euro/dollaro si mantiene sotto quota 1,13 (a 1,128), mentre il dollaro/yen si avvicina alla soglia di 114.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 291 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,26%, dopo l’asta di BoT semestrali per 6,5 miliardi che ha registrato una buona domanda e tassi in lieve aumento allo 0,163 per cento.

Intanto proseguono i dialoghi con l’UE sulla manovra di bilancio 2019, in attesa dell’avvio della procedura di infrazione. Domani l’Eurogruppo e l’Ecofin daranno un parere sulla decisione della Commissione Europea di raccomandare una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia, mentre Luigi Di Maio volerà a Bruxelles per incontrare alcuni commissari europei. Nel corso del week end, il premier Giuseppe Conte e Jean Claude Juncker potrebbero incontrarsi per un nuovo round di negoziati.

Tra le materie prime restano deboli le quotazioni del greggio con Wti e Brent rispettivamente in flessione a 51,5 e 60,2 dollari al barile, dopo i dati settimanali Eia sulle scorte Usa che hanno evidenziato l’ennesimo incremento superiore alle previsioni.

Tornando a Piazza Affari, il Ftse Mib evita ulteriori ribassi grazie agli acquisti sul comparto bancario, con BANCO BPM (+4,4%), UNICREDIT (+1,9%) e UBI (+1,3%) tra le migliori del listino.

Crolla TENARIS (-7,1%), dopo l’incriminazione dell’Ad Paolo Rocca per corruzione in Argentina. Sottotono anche PIRELLI (-3,3%) e A2A (-2,8%), oltre a MONCLER (-1,7%).

Debole TELECOM ITALIA (-1,15%), penalizzata dal downgrade di Goldman Sachs da ‘buy’ a ‘neutral’ con target price abbassato da 80 centesimi a 60 centesimi.

Chiude in recupero dai minimi intraday ATLANTIA (-1,2%), dopo l’annuncio dell’uscita dell’Ad Giovanni Castellucci da Autostrade per l’Italia.