Mercati – Piazza Affari debole (-0,3%), spread sotto controllo e banche in rialzo

Intorno alle 11:30 Milano viaggia arretrata rispetto alle altre piazze europee, con il Ftse Mib in flessione dello 0,3% in area 19.100 punti.

Sostanzialmente invariati il Dax di Francoforte e il Ftse 100 di Londra, frazionali rialzi per il Cac 40 di Parigi (+0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%), così come per i futures sugli indici di Wall Street in attesa del dato sul Pil statunitense.

Il tema dominante sui mercati resta quello del protezionismo, in vista del meeting tra Donald Trump e Xi Jinping nel G20 che si svolgerà nel fine settimana a Buenos Aires. Le ultime dichiarazioni del presidente americano hanno allontanato la possibilità di un accordo imminente fra Stati Uniti e Cina, anche se il consigliere economico alla Casa Bianca Larry Kudlow ha riaperto qualche spiraglio di trattativa.

Nel frattempo, gli investitori si concentreranno sull’intervento del presidente della Fed, Jerome Powell, in programma questo pomeriggio alle 18:00. In particolare, sarà interessante capire se la banca centrale a stelle e strisce possa allentare il ritmo di rialzo dei tassi di interesse, anche in conseguenza della recente volatilità sui mercati. Domani, invece, verranno diffuse le minute relative all’ultima riunione del Fomc.

Sul Forex l’euro/dollaro si mantiene poco sotto quota 1,13 mentre la sterlina rimonta parte delle perdite di ieri riportandosi a 1,277 sul biglietto verde e 0,884 nei confronti della moneta unica.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 291 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,25%, nonostante le parole del vicepresidente della Commissione europea Dombrovskis secondo cui una riduzione di 0,2 punti percentuali del target deficit/Pil al 2,2% non è sufficiente.

Nonostante le prime aperture del governo a modifiche della legge di bilancio 2019, dunque, la procedura di infrazione contro l’Italia avanza, con il Consiglio europeo che giovedì prossimo dovrebbe appoggiare la proposta della Commissione.

Tra le materie prime avanzano leggermente le quotazioni del greggio con il Brent (+0,5%) a 60,8 dollari e il Wti (+0,6%) a 51,9 dollari al barile, in attesa della diffusione questo pomeriggio dei dati settimanali Eia sulle scorte Usa.

Tornando a piazza Affari, il Ftse Mib evita ulteriori ribassi grazie agli acquisti sul comparto bancario, con BANCO BPM (+2,8%), BPER (+1,9%), UBI (+1%), UNICREDIT (+0,8%), MEDIOBANCA (+0,7%) e INTESA (+0,5%) in territorio positivo.

Sprofonda TENARIS (-8,4%) dopo l’incriminazione dell’ad Paolo Rocca per corruzione in Argentina. In calo anche ATLANTIA (-3,3%) sulle indiscrezioni di stampa relative alla possibile uscita entro fine anno di Castellucci da Autostrade per l’Italia per concentrarsi sulla guida della holding dopo l’integrazione con Abertis. Una decisione che comunque risalirebbe ad inizio agosto, prima del crollo del ponte di Genova.

Sottotono anche PIRELLI (-2,5%) e TELECOM ITALIA (-2%), penalizzata dal downgrade di Goldman Sachs da buy a neutral con target price abbassato da 80 a 60 centesimi.