Seduta piuttosto volatile con i listini domestici che recuperano una partenza negativa e terminano con un leggero guadagno, ma sui massimi della seduta ad eccezione dell’indice delle small caps.
Il bilancio di ieri vede Dow Jones in guadagno dello 0,4%, S&P 500 dello 0,3%, Nasdaq invariato e Russell 2000 in discesa dello 0,9 per cento.
Invariato il VIX a quota 19 punti.
Il colpo di reni finale giunge dopo il commento di Kudlow, il consigliere principale di Trump, che lascia intravedere la possibilità di un prossimo accordo tra Stati Uniti e Cina sulla questione dei reciproci dazi commerciali durante il prossimo G20 nel fine settimana.
In soccorso al mercato è arrivato anche il commento del vice presidente della Federal Reserve Clarida il quale dichiara che la Banca Centrale è vicina ad un tasso di interesse “neutrale”.
Tra i settori più performanti ieri dello S&P 500 si sono distinti il sanitario (+1%) e le utilities (+0,9%).
General Motors scende di un altro 2,6% in scia al disappunto del Presidente Trump sulla decisione dell’azienda di chiudere quattro impianti negli Stati Uniti, ma non quelli in Messico ed in Cina con la conseguente minaccia di cancellare ogni tipo di sussidio all’azienda.
Mercato obbligazionario poco mosso con il rendimento del titolo decennale che perde due punti base al 3,06% ed il biennale che resta invariato al 2,83 per cento.
Metalli preziosi in calo con l’oro che scende al di sotto sia della media mobile a 50 che a 100 giorni.
Petrolio in altalena che scivola inizialmente vicino ai 50 dollari al barile, ma recupera nel finale terminando poco mosso (-0,1%) a $51,5 malgrado le scorte domestiche salgano per la decima settimana consecutiva.
Infine, dollaro in risalita rispetto all’euro sopra quota 1,13.