Poste Italiane – La competizione di Amazon mette pressione sul titolo (-0,5%)

Proprio nel giorno in cui l’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, annunciava il record del trasporto pacchi che hanno superato un milione di consegne il 26 novembre, numero che dovrebbe triplicare nei prossimi anni grazie allo sviluppo dell’e-commerce, il colosso americano Amazon annuncia di avere ottenuto dal ministero dello Sviluppo Economico l’autorizzazione a operare direttamente in Italia come servizio di trasporto postale.

Un po’ un tradimento per Poste Italiane, visto che l’accordo triennale con Amazon siglato nel giugno di quest’anno era uno dei pilastri del piano “Deliver 2022″ che, secondo le attese del management, dovrebbe consentire al gruppo di portare in pareggio anche il servizio dei recapiti, finora zavorra per lo stesso. Il titolo in Borsa cede lo 0,5% a 6,7 euro.

Nei bilanci passati di Poste Italiane tutta la redditività del gruppo derivava dai servizi finanziari e assicurativi, mentre l’attività caratteristica di consegna delle lettere era in rosso. Una situazione che Del Fante sperava di cambiare proprio grazie allo sviluppo delle consegne di pacchetti di prodotti acquistati via Internet, che permettono tariffe superiori e più redditizie. Un filone che il gruppo romano intendeva sviluppare grazie a una serie di accordi con operatori online.

Il piano al 2022 prevede un incremento del fatturato del comparto “Pacchi” a 1,2 miliardi dagli 0,7 miliardi del 2017, che andrebbero a compensare il calo del fatturato della “Corrispondenza”, portando i ricavi della divisione “Pacchi, corrispondenza e distribuzione” a 3,5 miliardi nel 2022, dai 3,6 miliardi del 2017. Il tutto con un beneficio economico per cui la divisione dovrebbe avvicinarsi al pareggio (-0,1 miliardi il risultato operativo previsto).

Bisognerà vedere ora quanto Amazon avrà intenzione di sviluppare il servizio fatto in casa e quanto intenderà ancora affidarsi a Poste Italiane.

Con il nuovo via libera, Amazon potrà sviluppare una propria rete per le consegne e utilizzare il contratto nazionale dei servizi postali, oltre a quello della logistica, trasporto merci e spedizioni.

Amazon non ha voluto commentare i propri piani futuri, ma se si guarda quanto accaduto al di là dell’Oceano, a gennaio, quando ha annunciato l’ingresso nella distribuzione con il proprio servizio “Shipping with Amazon” in alcune città pilota negli Usa, i titoli concorrenti del comparto consegne, quali Ups e FedEx, sono scesi a Wall Street.

Per ora le società di Amazon autorizzate a svolgere il servizio sono ancora piccole, ma il gruppo di Seattle ha dimostrato di saper crescere rapidamente nel comparto negli Usa.