Mercati – Seduta incolore, a Milano brilla Luxottica (+4,3%)

Chiusura contrastata per le Borse europee, parzialmente frenate dall’andamento debole di Wall Street.

Il Ftse Mib archivia le contrattazioni in rialzo dello 0,2% a 19.162 punti. Sulla parità il Dax di Francoforte e l’Ibex 35 di Madrid. Guadagni lievemente più consistenti per il Ftse 100 di Londra (+0,5%) e il Cac 40 di Parigi (+0,5%).

In ribasso frazionale gli indici americani dopo i significativi rialzi di ieri innescati dall’intervento di Jerome Powell. Il presidente della Federal Reserve ha affermato che i tassi di interesse sono appena al di sotto del livello neutrale, alimentando le speculazioni su un rallentamento del ritmo di incrementi del costo del denaro nel 2019.

Dinamica che ha indebolito la valuta americana, consentendo all’euro di tornare a quota 1,138 dollari e allo yen di recuperare a quota 113,4 nei confronti del biglietto verde.

La prospettiva di una politica monetaria meno restrittiva ha invece sostenuto il comparto obbligazionario, con il rendimento del T-Bond in area 3 per cento.

Sul fronte macro si segnalano i dati sopra le attese su reddito e spesa personale negli Stati Uniti a ottobre, mentre in Germania l’indice dei prezzi alla produzione ha registrato un modesto +0,1% mensile a novembre.

Il focus si sposta ora sul G20 che prenderà il via domani in Argentina, in particolare sull’atteso incontro fra i leader di Cina e Stati Uniti, Xi Jinping e Donald Trump, che dovrebbero tentare un avvicinamento sulle questioni commerciali.

In Italia proseguono i dialoghi con Bruxelles sulla manovra e lo spread Btp-Bund rimane sotto i livelli di guardia a quota 288 punti base, con il tasso sul decennale italiano al 3,20 per cento. Nel complesso, i rendimenti obbligazionari mostrano un calo generalizzato in scia alla discesa del T-Bond decennale.

Fra le materie prime l’oro si riporta in zona 1.231 dollari l’oncia grazie all’indebolimento della valuta statunitense, mentre il petrolio rimbalza con Wti e Brent rispettivamente a 51,84 e 60,28 dollari al barile.

Tornando a Piazza Affari, acquisti su LUXOTTICA (+4,3%) dopo la presentazione ufficiale di EssilorLuxottica da parte del presidente esecutivo Leonardo Del Vecchio. Seguono subito dopo PRYSMIAN (+3,9%) e FERRARI (+3,1%), che prosegue il rimbalzo iniziato nel finale di seduta di ieri dopo aver toccato i minimi da inizio gennaio.

Contrastate le banche; deboli le utilities. Sopra la parità FCA (+0,9%) nel giorno dell’incontro con le organizzazioni sindacali per la presentazione delle missioni produttive degli stabilimenti italiani.