Il prossimo lunedì, il Consiglio di Economia e Finanza (Ecofin) discuterà un’ampia riforma delle regole bancarie riguardanti il livello di buffer che le banche devono detenere per assorbire le perdite.
Secondo fonti di stampa, gli Stati UE rimangono però divisi sull’ammontare di debito subordinato in relazione agli asset ponderati per il rischio che gli istituti dovrebbero possedere.
Nello specifico, la decisione finale sarebbe ancora incerta poiché alcuni Paesi dell’Unione Europea, tra cui l’Italia, chiederebbero un ammontare massimo del debito subordinato pari al 27% degli asset ponderati per il rischio, mentre altri Paesi dell’Europa settentrionale guidati dalla Germania chiedono un limite del 30 per cento.
Da una parte, infatti, un maggiore quantitativo di obbligazioni junior, che verrebbero assorbite prima in caso di crisi bancaria, costituirebbe una maggior protezione per le categorie di titoli più protette, che vedono la presenza del retail. Dall’altra, però, potrebbe rappresentare un costo eccessivo per gli istituti di credito.
Sempre secondo indiscrezioni di stampa, tuttavia, il Parlamento appoggerebbe il limite del 27% ma è possibile che verrà raggiunto un compromesso entro martedì prossimo.