Ottimo avvio per il comparto bancario a Piazza Affari. Intorno alle 10:00 il Ftse Italia Banche registra un rialzo del 2,6 per cento, rafforzando il +4,9% messo a segno nell’ottava appena archiviata.
L’andamento è supportato dall’ulteriore restringimento dello spread Btp-Bund in area 283 punti base dai 290 pb dello scorso venerdì (fonte Mts Markets). Il mercato sembra avere trovato fiducia sul fatto che Commissione Europea e Governo italiano possano trovare un accordo sulla legge di Bilancio dopo i toni più distensivi degli ultimi giorni, evitando così l’avvio di una formale procedura d’infrazione contro Roma da parte di Bruxelles.
Secondo la stampa il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ha dichiarato che l’esecutivo sta trattando con la Commissione UE un limatura del rapporto deficit/Pil in per il 2019 area 1,9-2% rispetto al 2,4% attualmente fissato nella manovra economica italiana. “Sì, le cifre sono queste, ma molto possiamo fare in base alle misure che adotteremo e come le adotteremo”, ha affermato Tria secondo quanto da Repubblica e Stampa.
A rendere il quadro più ottimistico anche la tregua registrata lo scorso week end sul fronte commerciale tra Stati Uniti e Cina per quanto riguarda la momentanea sospensione di nuovi dazi, in attesa che proseguano le trattative.
Acquisti su tutti i titoli del listino principale, con Intesa Sanpaolo (+2,6% a 2,10 euro), UniCredit (+2,9% a 11,71 euro), Ubi (+2,1% a 2,90 euro), Bper (+2,2% a 3,68 euro), Banco Bpm (+3,1% a 2,13 euro) e, più staccata, Mediobanca (+0,9% a 7,88 euro).
Sul Mid Cap bene Creval (+2% a 0,0831 euro), Credem (+1,4% a 5,27 euro), Popolare Sondrio (+1,2% a 2,78 euro) e, soprattutto, Mps (+3,3% a 1,66 euro). Tra le Small Cap spicca Carige (+5% a 0,0021 euro).