Ottava brillante per il Ftse Italia Media, in progresso del 6,3% che sovraperforma così il rialzo del 3% messo a segno dall’Euro Stoxx Tmi Media. Positiva anche la Borsa di Milano a +2,5 per cento.
A livello settoriale, arriva lo stop ai contributi pubblici all’editoria a partire dal primo gennaio 2020, con importanti risvolti già a partire dal 2019. E’ quanto prevede l’emendamento firmato dal deputato Adriano Varrica, Movimento 5 Stelle, alla legge di bilancio 2019, all’esame in prima lettura a Montecitorio.
Non si arresta neanche a ottobre il calo degli investimenti su stampa, scesi del 3% a 93,3 milioni. Variazione implementa il rosso da inizio anno, giunto a quota -6,8% a 702,6 milioni.
Pimpante Mediaset (+5,9%). Radio Mediaset, concessionaria radio del gruppo del Biscione che trasmette R101, Radio 105, Virgin Radio, Radio Subasio e Radio Monte Carlo, prevede di chiudere il 2018 con una raccolta pubblicitaria superiore ai 100 milioni, registrando così una crescita a doppia cifra.
In settimana il Tribunale di Milano ha rigettato la richiesta di Simon Fiduciaria di sospensione delle delibere assembleari assunte dal board di Mediaset lo scordo 27 giugno.
Nel mentre, l’Antitrust ha ricevuto la notifica da parte di Mediaset e Sky dell’operazione che porterà al passaggio della piattaforma tecnologica R2 di Premium al colosso della pay tv britannico.
Vola Italiaonline (+21%) che ha nominato Roberto Giacchi quale nuovo amministratore delegato del gruppo.
Ottava positiva anche entrambi i titoli di Urbano Cairo, con l’ononima società a +13,7% e Rcs Mediagroup a +14,9 per cento.
Chiude ancora ancora al comparto Mondo TV (-7,6%).