Mediobanca – Disporrà di più tempo per cedere il 3% di Generali

Mediobanca potrebbe disporre di sei anni in più per cedere il 3% di Generali, che era stato programmato per il prossimo anno.

Questo dopo che, secondo alcune indiscrezioni di stampa, il cosiddetto “Danish compromise”, dovrebbe essere prorogato dal 31 dicembre 2018 al 31 dicembre 2024. L’approvazione definitiva è attesa dall’Ecofin che si terrà domani 4 dicembre.

La proroga del “Danish compromise” impatta direttamente sulle connessioni tra banche e assicurazioni. Questa misura, infatti, concede la facoltà per i gruppi (non conglomerati) la non deduzione dal capitale proprio delle quote possedute nelle compagnie assicurative.

Nel caso il “Danish compromise” fosse scaduto alla fine di quest’anno, Mediobanca avrebbe dovuto escludere dal computo dei risk weighted assests e, conseguentemente, sul Cet1 la quota detenuta in Generali, di cui è primo azionista con il 13,04 per cento. Il Cet1 fully loaded della banca di piazzetta Cuccia a fine settembre si attesta al 13 per cento.

Se le indiscrezioni venissero confermate, Mediobanca disporrebbe di un lungo arco di tempo per trovare il momento più opportuno e cedere la quota ed evitare impatti sul capitale.

L’Ad Alberto Nagel, nel corso della presentazione della trimestrale avvenuta lo scorso 25 ottorbre, aveva sottolineato che l’esposizione di Mediobanca sulla sua partecipazione nel gruppo assicurativo triestino è attualmente dedotta all’80% e sarà integralmente dedotta dal Cet1 fully loaded entro fine 2018.

Inoltre, Nagel aveva fatto presente che agli attuali corsi di Borsa di Generali, che si attestano in area 14-15 euro, non conviene cedere la quota della compagnia triestina, con le quotazioni che dovrebbero risalire in area 16-17 euro.

Intorno alle 10:40 a Piazza Affari il titolo Mediobanca sale dello 0,9% a 7,88 euro, mentre le azioni Generali guadagnano lo 0,4% a 14,96 euro.