Mercati – Accordo Usa-Cina spinge i listini, Milano maglia rosa (+2,3%)

Seduta positiva per le Borse europee, grazie alla tregua sui dazi raggiunta da Stati Uniti e Cina a margine del G20 di Buenos Aires.

Il Ftse Mib archivia gli scambi in progresso del 2,3% a 19.622 punti, facendo segnare la migliore performance del Vecchio Continente. Seguono il Dax di Francoforte (+1,8%), il Ftse 100 di Londra (+1,2%), il Cac 40 di Parigi (+1%) e l’Ibex 35 di Madrid (+1,2%). Ben intonati anche gli indici di Wall Street, con variazioni fra lo 0,6% e l’1,2 per cento.

I colloqui tra i presidenti Donald Trump e Xi Jinping hanno portato alla sospensione degli aumenti su 200 miliardi di importazioni cinesi, precedentemente previsti dal inizio gennaio, e all’impegno da parte di Pechino a rimuovere i dazi sulle auto americane e ad acquistare più prodotti made in Usa. Nelle prossime settimane i due Paesi riavvieranno i negoziati per ridurre anche i dazi attualmente in vigore.

Sul Forex l’euro/dollaro viaggia in area 1,135, in rialzo nonostante i dati sull’attività manifatturiera dell’Eurozona che continuano a mostrare un progressivo indebolimento. In linea con le attese il Markit Pmi manifatturiero statunitense, mentre l’indice Ism ha battuto il consensus.

In recupero anche le quotazioni del greggio, grazie all’affievolirsi delle tensioni commerciali e all’intesa tra Russia e Arabia Saudita per estendere i tagli alla produzione anche nel 2019. Wti e Brent scendono dai massimi intraday ma rimangono in progresso del 3%, rispettivamente a 52,5 e 61,1 dollari. Il tutto nonostante l’uscita del Qatar dall’Opec a partire da gennaio, in attesa del meeting di giovedì fra i Paesi del cartello.

Nel frattempo, proseguono i negoziati sull’asse Roma-Bruxelles e i lavori dell’esecutivo per apportare i correttivi necessari alla manovra, mentre fonti di stampa parlano della possibilità di ridurre il rapporto deficit/Pil tra l’1,9% e il 2 per cento. Il rendimento del Btp decennale cala 3,14%, contraendo il differenziale dal Bund a 283 punti base. Intanto il vice presidente della Commissione UE, Valdis Dombrovskis, ha ribadito che “la strategia del Governo italiano non sembra funzionare ed è importante che venga cambiata”.

Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano soprattutto industriali, auto, banche e petroliferi. In evidenza CNH (+6,4%), grazie anche all’apertura di Pechino ad aumentare gli acquisti di prodotti agricoli statunitensi, STM (+6%) e BANCO BPM (+6,3%), che ha concluso il riassetto del comparto del credito al consumo e ha comunicato la prosecuzione dei negoziati per la cessione di 7,8 miliardi di Npl.

Bene MONCLER (+5,9%) e SAIPEM (+5,5%), quest’ultima in scia alla risalita del greggio. Più arretrate le utilities, invariata TELECOM ITALIA, debole ATLANTIA (-0,9%).