Pimpante in avvio di seduta il titolo di Safilo Group che, intorno alle 9.55 segna un progresso del 9,77% scambiando a 0,94 euro, mentre avanza del 2,87% l’indice settoriale della moda e dell’1,55% l’indice del comparto Small Cap di appartenenza.
In un colloquio con Affari&Finanza di Repubblica, l’Ad Angelo Trocchia sottolinea che il piano è stato giudicato credibile dagli investtori e che dopo l’aumento si concentrerà “sull’industria dove c’è tanto lavoro da fare in tutte le direzioni, ma sono molto fiducioso”. Intanto ci sono “diversi contatti con potenziali marchi di fascia premium” per delle licenze.
La nuova sfida di Safilo riparte dalle sue radici per spingersi più in là con il digitale e l’e-commerce con un occhio di riguardo su Smith e Carrera. Il tutto per superare lo scoglio del 2020, anno durante il quale scadranno diverse licenze, tra cui quella con Dior che rappresenta circa un terzo dei ricavi.
Il numero uno di Safilo ha poi aggiunto: “Siamo il secondo produttore al mondo dopo EssilorLuxottica. Negli ultimi anni abbiamo lasciato che piccole aziende o nuove nicchie aggredissero il nostro fatturato, ma ora vogliamo tornare a crescere a tassi ragionevoli con quelli dell’industria e del nostro posizionamento”.
“Torniamo a investire sul segmento vista, che negli ultimi anni abbiamo trascurato puntando prevalentemente sul sole, segmento che copre solo il 35% del mercato mondiale dell’occhialeria”.
Con la ricapitalizzazione in corso, l’azienda si prepara a superare gli ostacoli e puntare su Asia e America.
Oggi il prezzo delle azioni di Safilo sconta già uno scenario pessimistico, legato al possibile mancato rinnovo dei contratti di licenza con Dior e all’accordo di product supply che Kering Eyewear ha sottoscritto con Safilo per Gucci.
Con l’avvio di oggi dell’aumento di capitale, ai soci vengono offerte 17 azioni ogni 5 azioni possedute a un prezzo di 0,704 euro, pari a uno sconto del 23%.
Il primo socio Hal ha garantito la sottoscrizione dell’eventuale parte inoptata. Se alla scadenza del 17 dicembre il mercato non seguirà l‘aumento di capitale di 150 milioni, il colosso olandese diventerà di fatto il proprietario del gruppo.