Acsm-Agam – Investimenti per 568 mln e pay out medio all’80% nel piano 2019-23

Il Cda di Acsm-Agam ha approvato il piano industriale 2019-2023, il primo dopo l’aggregazione con A2A.

A livello di dati economici, il management prevede nel 2023 ricavi per 518 milioni. A livello operativo, a fine piano l’Ebitda è atteso a 124 milioni, rispetto ai 64 milioni attesi nel 2019 (cagr +17,7%), mentre l’Ebit e il risultato netto dovrebbero attestarsi rispettivamente a 59 milioni e a 37 milioni.

Gli investimenti cumulati dovrebbero assorbire 568 milioni, destinati principalmente alle business units Reti, Energia e Tecnologie Smart, Ambiente.

Nel dettaglio, per quanto attiene l’area Reti (gas, idriche ed elettriche), il gruppo vuole consolidare la propria presenza nella distribuzione gas tramite aggiudicazione delle gare ATEM nei territori di riferimento, uscendo da ambiti non strategici. Nelle Reti idriche sono previsti investimenti per il rinnovo e l’ottimizzazione dell’infrastruttura per la gestione del servizio fino alla scadenza naturale.

Nel business Energia e Tecnologie Smart, dove sono stati avviati investimenti su tecnologie green e innovative, il piano prevede anche una collaborazione con A2A in tema di di efficienza energetica, micro-cogenerazione e teleriscaldamento, di servizi di illuminazione pubblica, oltre allo sviluppo di infrastrutture per la mobilità sostenibile e all’avvio di collaborazioni con centri di ricerca e università.

Nell’area Ambiente si intende rafforzare la presenza nel settore dell’Igiene Urbana anche attraverso la partecipazione a gare, mentre nel business Vendite, dopo il passaggio completo al mercato libero, verranno sviluppati canali di contatto anche con servizi innovativi per incrementare la customer base.

Il dividend pay-out ratio è stimato mediamente intorno all’80%, per tutto il periodo del piano.

A sostegno degli investimenti e dei dividendi l’indebitamento finanziario netto è previsto in aumento fino a 315 milioni nel 2023, un ammontare che consente di mantenere l’equilibrio patrimoniale e finanziario con un rapporto Pfn/Ebitda a 2,5x e un leverage a 0,6 a fine piano.