Nel terzo trimestre del 2018 i ricavi complessivamente realizzati da Tim Vodafone e Wind Tre in Italia sono diminuiti su base annua dell’8,9%, passando da 3,391 a 3,089 miliardi.
A riportarlo è un’analisi del Sole 24 Ore, che cita dati dell’associazione di categoria Asstel.
La contrazione tendenziale di 302 milioni è principalmente imputabile alla concorrenza determinata dall’ingresso nel mercato del nuovo operatore Iliad, che con le proprie offerte aggressive ha rastrellato già 2,23 milioni di clienti.
Tim è l’operatore che ha sofferto meno il calo dei ricavi da servizi mobile, con una riduzione di 33 milioni (-2,7%) a 1,169 miliardi. Variazioni più significative per Vodafone, con una diminuzione di 111 milioni (-10%) a quota 998 milioni e per Wind Tre, i cui ricavi da servizi sono scesi di 158 milioni (-14,6%) a 922 milioni.
Sui ricavi mancanti pesa anche il cambio della periodicità di fatturazione, con il ritorno a quella mensile (da 28 giorni dello scorso anno), nonostante gli adeguamenti. Inoltre, viene citato anche il declino del comparto Sms con l’ascesa di Whatsapp.
Da registrare, invece, i miglioramenti nel mercato del fisso, dove i ricavi complessivi dei tre operatori sono pressoché stabili a 3 miliardi (-0,2%), con Vodafone in progresso dell’8,6% a 266 milioni, Tim sostanzialmente invariata a 2,5 miliardi (-0,2%) e Wind Tre in calo dell’8,4% a 251 milioni.