Il Parlamento Europeo ha dato il via libera alle nuove regole bancarie che rendono più morbidi i requisiti per le coperture sui nuovi crediti che si trasformano in deteriorati.
Tali provvedimenti dovranno essere poi approvati dai Governi degli Stati dell’UE prima di essere convertitI in legge.
In linea con l’intesa trovata dai Paesi UE, l’organo comunitario ha approvato un testo che prevede che i crediti non garantiti che diventano problematici dovranno essere integralmente svalutati in tre anni (invece dei due anni proposti dalla Commissione Europea).
Secondo il provvedimento, le banche non dovranno accantonare il 35% degli Npl non garantiti entro due anni, come invece era previsto nel compromesso raggiunto negli Stati UE.
I nuovi crediti deteriorati garantiti da immobili, invece, dovranno essere svalutati in nove anni.
L’avvio per l’applicazione delle nuove norme non avrà effetto retroattivo a marzo 2018, come proposto dalla Commissione UE.