Altra seduta in profondo rosso per il Ftse Italia Tecnologia che chiude a -5,3%, sottoperformando l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (-3,1%) e il Ftse Mib (-3,5%).
Giornata da dimenticare per le Borse del Vecchio Continente e in generale per l’equity, in un clima generale di avversione al rischio. L’arresto del Cfo di Huawei con un mandato Usa ha riacceso i timori legati alle tensioni commerciali, spazzando via definitivamente l’effimero ottimismo di inizio settimana.
Segnali poco confortanti anche dal fronte macro, con la stima Adp statunitense sotto le attese, in attesa del job report in uscita oggi pomeriggio. Dinamica che consente all’euro di riavvicinarsi a quota 1,14 dollari, mentre fra le materie prime arretra il petrolio nel giorno in cui si è riunito l’Opec per trattare sull’estensione dei tagli alla produzione.
Tornando al comparto IT di Piazza Affari, la big cap Stm termina in calo del 6%, affossata dal nuovo allontanamento tra Stati Uniti e Cina che alimenta i timori su dazi e domanda.
In ribasso del 3% la tlc Telecom Italia che ha riunito il Cda mentre la mid cap Reply contiene la perdita a -1,6 per cento.
Fra le small cap chiudono positive solo Acotel (+1,1%) ed Exprivia (+0,5%). Poco mossa Be (-0,2%) che tra l’1 e il 30 novembre ha acquistato 270.000 azioni ordinarie della società, portando le azioni proprie all’1,549% del capitale.
Sprofonda nuovamente Digital Bros (-7,3%), su cui continuano a pesare le incertezze legate alla possibile revisione al ribasso della guidance sul fatturato.
Infine, si segnala che Consob ha approvato il prospetto informativo relativo all’ammissione alla negoziazione delle azioni ordinarie di Techedge sul MTA, prevista per il 14 dicembre.