Il gruppo bergamasco è approdato in Borsa lo scorso primo giugno con un’offerta di grande successo e l’iniziativa ne ha profondamente modificato il posizionamento sul mercato. Il tutto in un anno storico anche per il successo conseguito con una linea di prodotti che potrebbe diventare il nuovo standard per gli imballaggi ecocompatibili del futuro: cArtù.
- Fabio Gritti, Ceo di Grifal, illustra i capisaldi strategici
- Creare un network di siti di produzione in Italia per cArtù
- Romania. La prima tappa della crescita internazionale di cArtù
- Il ruolo delle linee cArtù negli insediamenti dei produttori
- Lo sviluppo di cArtù in Europa. Il ruolo della Germania e dell’Olanda
- Tutti i numeri della crescita, il primo semestre 2018
- L’opzione cArtù in un comparto in forte sviluppo
- Lo scenario dei prossimi 18-24 mesi si conferma positivo
- Le attese per il 2018 e l’outlook per il 2019
- Borsa
Grifal conferma il buon andamento che ha caratterizzato i primi sei mesi del 2018 (ricavi a 8,9 milioni più 12% con Ebitda oltre il milione, più 17%) e si prepara a chiudere l’esercizio nel pieno rispetto di quegli obiettivi del piano che potrebbero anche essere superati, seppur di misura e pur in presenza di uno scenario congiunturale macro non proprio favorevole.
Il 2018 dovrebbe comunque presentare ricavi nell’ordine dei 19 milioni, con un progresso del 18% circa rispetto all’esercizio precedente, mentre l’Ebitda dovrebbe collocarsi nell’intorno dei 2,5 milioni. E se questi dati verranno confermati i margini si fisseranno al di sopra del 13 per cento, in crescita di quasi 1,5 punti sul 2017.
Risultati sui quali si rifletterà solo marginalmente il successo che sta ottenendo cArtù, il nuovo ed innovativo prodotto lanciato dal gruppo bergamasco con risultati superiori alle più rosee previsioni. E questo grazie anche alle caratteristiche uniche che incorpora sia in termini di sostenibilità ambientale sia di performance tecniche.
Risultati e prospettive apprezzate dagli operatori e dal mercato. La società bergamasca è infatti approdata all’AIM il primo giugno con una delle offerte pubbliche di maggiore successo di questo 2018 come testimoniato da performance di pura eccellenza.
Il primo giorno ha messo a segno un progresso a due cifre, consolidando il balzo del 13% registrato sin dall’esordio. Un trend confermatosi nei giorni e settimane successive, tanto che le performance si sono spinte sino a toccare un valore più che triplicato rispetto ai prezzi a cui è stata offerta agli investitori, mentre ancora oggi conserva una sovraperformance superiore all’80 per cento.
Grifal, come ricorda il suo amministratore delegato, Fabio Gritti, “mantiene il focus sul nuovo ‘prodotto’ cArtù, il cui sviluppo avverrà su un duplice binario: un network di siti di produzione per il mercato ed un altro di siti dedicati ad alcuni grandi consumatori di imballaggi”.
Iniziative grazie le quali dovrebbero essere centrati gli obiettivi del piano, e forse anche superati, salvo il sopraggiungere di eventi non ricorrenti quali una brusca inversione del trend congiunturale.
E questo proprio grazie al successo che la proposta di Grifal sta raccogliendo anche sui mercati più avanzati.
Ricordiamo al riguardo che il citato piano prevede per il 2019 ricavi in crescita a circa 23 milioni (+22% sul 2018), di cui quattro correlati a cArtù. Ancora più forte lo sviluppo dell’Ebitda, atteso a 3,2 milioni con un progresso del 30% circa.
Dinamiche grazie le quali i margini reddituali dovrebbero collocarsi nell’intorno del 14% e cioè due punti al di sopra di dati del 2017 e in progresso rispetto al 2018 sopra riportato.
Strategie e dinamiche apprezzati dagli operatori e dal mercato, che ha impresso al titolo un vero scatto verso l’alto consentendo di mantenere ancora oggi una sovraperformance di pura eccellenza come testimonia quell’85 per cento rispetto ai prezzi di offerta di giugno.
Fabio Gritti, Ceo di Grifal, illustra i capisaldi strategici
“Il nostro imperativo è crescere. E lo vogliamo fare conseguendo anche un significativo sviluppo della redditività. Obiettivi conseguibili mantenendo il focus sulla nuova tecnologia e sulla linea di prodotti a marchio cArtù, il cui sviluppo avverrà su un duplice binario: creare un network di siti di produzione per il mercato e di siti dedicati ai grandi consumatori di imballaggi”.
Sono queste le priorità strategiche a cui lavora il gruppo bergamasco, come sottolinea Fabio Gritti, amministratore delegato di Grifal.
Società approdata al listino lo scorso 1° giugno ed una delle poche che dopo aver toccato un valore più che triplicato rispetto ai prezzi a cui è stata offerta agli investitori, ancora oggi conserva una sovraperformance superiore all’80%.
Creare un network di siti di produzione in Italia per cArtù
Il primo obiettivo sul percorso dello sviluppo è “consolidare e rafforzare la presenza in Italia, ove – precisa il Ceo di Grifal – vogliamo introdurre il nuovo prodotto in modo capillare. E lo faremo attraverso la creazione di un network di siti di produzione e commercializzazione di imballaggi in cArtù”.
Un percorso in pieno sviluppo poiché, come illustra Fabio Gritti, “negli ultimi sei mesi abbiamo sottoscritto quattro accordi di Concessione con produttori di imballaggi in cartone ondulato. Uno per le provincie di Cremona, Lodi e Pavia, il secondo per la provincia di Verona e poi per quella di Pesaro-Urbino ed infine il quarto per quella di Arezzo”.
Ma ci sono anche altri sviluppi in vista in quanto “altri produttori italiani hanno richiesto di entrare a far parte del progetto e noi li stiamo valutando”.
Il capo azienda ricorda inoltre che “ad ottobre è stata avviata la nuova linea di ondulazione che produrrà cArtù a spessore ridotto, ma con numero di onde incrementato del 50 per cento. In sostanza abbiamo aumentato la capacità produttiva dedicata agli imballi di presentazione realizzati con carte colorate in pasta o prestampate”.
Romania. La prima tappa della crescita internazionale di cArtù
“Entro il prossimo anno inizieremo la produzione di cArtù in Romania e faremo ciò in quanto il nostro nuovo cartone ondulato è in grado di sostituire i gusci di polistirolo espanso negli imballi delle macchine del caffè ed ha riscosso un successo tale che alcune aziende produttrici già nostre clienti in Italia ci hanno chiesto di fornire anche i loro siti posti in Romania a fronte di accordi di fornitura pluriennali”.
Ma c’è anche altro poiché nel prossimo futuro, come aggiunge Gritti, “la produzione diretta sarà affiancata dalla nuova strategia di distribuzione basata sul concetto di ‘Marketing della Tecnologia’ applicata ai nuovi prodotti cArtù”.
In sostanza “vogliamo trasferire il know-how relativo alla produzione, alla trasformazione ed ai campi applicativi degli imballaggi ecocompatibili realizzati con la tecnologia cArtù anche ad aziende produttrici al di fuori dei confini nazionali di imballaggi in cartone ondulato con forte radicamento territoriale. Aziende opportunamente scelte per le diverse aree geografiche”.
Il ruolo delle linee cArtù negli insediamenti dei produttori
La strategia di sviluppo di cArtù prevede inoltre “la possibilità di installare le linee presso partner produttori a fronte di Royalties calcolate in funzione del periodo di concessione e dei volumi di produzione”.
Ipotesi per le quali “sono in corso trattative con aziende tedesche, ceche ed anche italiane. Strategia attraverso cui – precisa Gritti – vogliamo rendere il nostro cArtù disponibile quanto prima in tutta Europa. Target a cui seguiranno gli Usa, dove abbiamo già depositato i nostri brevetti”.
Progetto a fronte del quale “c’è l’esigenza di rafforzare in maniera significativa la nostra area di produzione macchine con l’obbiettivo di realizzare tre linee di produzione complete e di almeno altrettante nel 2020”. E tutto ciò sarà possibile in quanto progettazione e produzione sono fatte internamente per meglio controllare la tecnologia e gestirne una rapida evoluzione.
Lo sviluppo di cArtù in Europa. Il ruolo della Germania e dell’Olanda
“I nostri progetti in Europa sono ambiziosi, ma sostenibili. E per meglio supportare le nostre forze locali in Germania, che è il primo mercato europeo per quanto riguarda gli imballi, abbiamo costituito Grifal Gmbh”.
Nel contempo, aggiunge il Ceo di Grifal “Siamo entrati nel capitale di Buxkin BV, società olandese attiva nel mercato delle soluzioni sostenibili per la correzione acustica ed arredamento per gli ambienti interni. La quota acquisita è pari al 15% del capitale, ma i nostri piani sono più ambiziosi e si integrano con le altre iniziative in corso”.
Questo in quanto “le tecnologie di proprietà nella ondulazione brevettata hanno reso possibile la creazione di una linea di prodotti esclusivi ed ecocompatibili, in feltro o cuoio riciclato. Buxkin commercializza questi ondulati per il ‘design ecosostenibile’ con grande successo in tutto il mondo, sia per le loro proprietà di correzione acustica che per la loro valenza estetica”.
Ricordiamo al riguardo gli allestimenti realizzati da Buxkin nell’ultimo anno: dagli uffici amministrativi di Amazon nella città di Lussemburgo agli uffici direzionali di Ikea ad Älmhult in Svezia, sino alla sede di Praga della McKinsey. Esempi del potenziale strategico insito nella condivisione delle tecnologie di ondulazione”.
Tutti i numeri della crescita, il primo semestre 2018
Grifal ha chiuso il primo semestre 2018 con vendite in crescita di quasi il 12% a 8,9 milioni, mentre l’Ebitda ha registrato un aumento del 17% ad oltre un milione
Più in particolare l’aumento delle vendite è legato alla presentazione al mercato del nostro nuovo cartone ondulato cArtù”, spiega così a Market Insight Fabio Gritti, Presidente e Ceo di Grifal, in merito ai suddetti risultati semestrali.
Il numero uno di Grifal confida molto nel prodotto di punta, in quanto si aspetta “una crescita sempre più consistente a mano a mano che aumenterà la conoscenza di questo nuovo materiale”.
E sottolinea: “Dall’inizio dell’anno il nostro ufficio tecnico ha ricevuto più di 300 richieste di progettazione per soluzioni d’imballo a base cArtù. In particolare, i settori automotive, elettronica, illuminotecnica, degli elettrodomestici e del medicale si sono dimostrati molto recettivi nei confronti di questa innovativa protezione in carta. Il fatturato previsto derivante da questi progetti è di circa 5 milioni di euro”.
cArtù è un innovativo cartone ondulato che rappresenta l’alternativa ecocompatibile al polistirolo, al poliuretano espanso e alle altre plastiche utilizzate nell’imballaggio di protezione grazie alle sue onde alte da 8 a 20 mm che permettono un’efficace azione ammortizzante. Un’alternativa ecocompatibile necessaria a fronte delle normative sempre più severe che le grandi aziende manifatturiere devono affrontare, oltre al fatto che i consumatori sono sempre più sensibili al tema dell’ecologia.
L’opzione cArtù in un comparto in forte sviluppo
Fabio Gritti aggiunge che “dopo l’utilizzo cArtù si può comprimere riducendo così del 90% il volume da smaltire, con ovvi vantaggi pratici per il consumatore e riduzione dei costi di trasporto per la filiera del riciclo”.
Importanti i numeri che delineano il mercato del packaging, che in Italia esprime un valore di 31,7 miliardi e 616 miliardi nel mondo ed è costantemente in crescita (circa il 3 % a/a) anche grazie all’incremento delle vendite tramite e-commerce.
“La problematica relativa allo smaltimento del packaging diventa sempre più rilevante e rappresenta un parametro di scelta sempre più significativo per le aziende consumatrici”, sottolinea il Ceo.
Grifal con cArtù ha iniziato un importante percorso di crescita sia in Italia che all’estero. Un dato significativo al riguardo è riscontrabile nelle vendite oltre i confini nazionali nel primo semestre 2018, che rappresentano il 18% del totale (rispetto al 13% del 2017).
Lo sviluppo delle tecnologie legate a cArtù, soprattutto in considerazione delle numerose richieste, ha visto la realizzazione e il brevetto di una linea Inspiropack automatica per produrre soluzioni d’imballo “just in time” ed ecocompatibili. “Gli imballi realizzati con i sistemi Inspiropack soddisfano i mercati più esigenti per prestazioni, estetica e possibilità di personalizzazione; offrono una visibilità completa del prodotto e quindi la possibilità di verificarne in modo immediato l’integrità al momento della consegna”, aggiunge Gritti.
Lo scenario dei prossimi 18-24 mesi si conferma positivo
I prossimi anni saranno segnati dalla nuova consapevolezza raggiunta dall’opinione pubblica circa i temi dell’ecosostenibilità.
L’attenzione posta dal mercato alla riutilizzabilità dei materiali ed alla progettazione corretta degli imballi rappresenta per la nostra azienda una grandissima opportunità di crescita, vista la nostra leadership nella progettazione e produzione di imballi certificati.
I nostri prodotti innovativi, ci permettono di guardare con fiducia al prossimo futuro nonostante i segnali di rallentamento del ciclo economico.
Le dimensioni del mercato potenziale sono comunque tali infatti da garantirci un enorme spazio di crescita.
Le attese per il 2018 e l’outlook per il 2019
Il gruppo bergamasco dovrebbe uscire da questo 2018 con un tend in crescita significativo merito anche il buon andamento di cArtù, i cui effetti dovrebbero comunque dispiegarsi appieno nei prossimi semestri.
Le attese per l’esercizio in corso indicano infatti ricavi nell’ordine dei 19 milioni, con un progresso del 18% circa rispetto all’esercizio precedente, mentre l’Ebitda dovrebbe collocarsi nell’intorno dei 2,5 milioni. E se questi dati verranno confermati i margini si fisseranno al di sopra del 13 per cento, in crescita di quasi 1,5 punti sul 2017.
Positive anche le proiezioni sul 2019. Il piano prevede infatti ricavi nell’ordine dei 23 milioni con una crescita del 22% sul 2018, mentre ancora più forte lo sviluppo dell’Ebitda, atteso a 3,2 milioni con un progresso del 30% circa.
Dinamiche grazie le quali i margini reddituali dovrebbero collocarsi nell’intorno del 14% e cioè due punti al di sopra di dati del 2017 e in progresso rispetto al 2018 sopra riportato. Il tutto, chiaramente, fatto salvo l’insorgere di eventi non ricorrenti, fra i quali corre l’obbligo di citare una brusca inversione del trend congiunturale.
Borsa
Grifal è approdata sul segmento Aim di Borsa Italiana lo scorso primo giugno ad un prezzo di collocamento di 2,6 euro, riscontrando fin da subito il forte apprezzamento degli investitori.
Dopo più di un mese dalla quotazione, infatti, il titolo aveva più che triplicato il proprio valore, raggiungendo un massimo lo scorso 4 luglio a 9,948 euro.
Le quotazioni sono poi scese, penalizzate dal clima di incertezza, principalmente legato ai segnali di rallentamento dell’economia globale, che ha appesantito sia il listino milanese che i mercati azionari globali.
Ad oggi, la performance del titolo si conferma comunque molto positiva, con un incremento di quasi l’85% rispetto al prezzo di collocamento, con le quotazioni che si sono attestate intorno ai 5 euro. Sovraperformato inoltre il Ftse Aim Italia, che nello stesso periodo ha mostrato un calo di oltre il 15 per cento.
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