Non si è fatta attendere a Piazza Affari la reazione positiva sui titoli Banco Bpm per la notizia della conclusione del processo di cessione del portafoglio da 7,8 miliardi di Npl.
I titoli dell’istituto guidato da Giuseppe Castagna segnano intorno alle 09:40 un incremento del 2% a 2,1 euro, in controtendenza rispetto all’indice Ftse Italia Banche in leggero terreno negativo.
L’operazione siglata ieri rappresenta per la banca, nata nel gennaio del 2017 dalla fusione di Banco Popolare e Banca Popolare di Milano, la conclusione della fase iniziale di de-risking e ristrutturazione. Il processo è avvenuto in tempi nettamente più rapidi del previsto e in termini superiori alle richieste della stessa Bce.
Dopo l’accordo con Fonspa e Elliot per la cessione del pacchetto da 7,8 miliardi di Npl, che potrà essere ridotto a 7 miliardi a discrezione della banca, il totale dei crediti deteriorati scenderà dagli oltre 30 miliardi della situazione al momento della fusione a poco più di 10 miliardi del pro-forma al 30 settembre 2018.
L’Npe ratio lordo calerà dal 15,9% registrato al 30 settembre 2018 a un pro-forma del 10,6%/11,3%, a seconda della dimensione del portafoglio finale; l’Npl ratio lordo alla stessa data si ridurrà dall’8,6% a un pro-forma pari a 3/3,7 per cento.
Nella tabella seguente riportiamo la fotografia dell’azione di de-risking al 30 settembre e quindi prima dell’operazione annunciata ieri.