Alcuni membri del cda di Generali avrebbero inviato una lettera allo stesso board avente ad oggetto la potenziale modifica dello statuto della compagnia, in particolare l’articolo che stabilisce che “non può essere nominato presidente chi abbia compiuto il settantesimo anno di età”.
È quanto riportano rumor di stampa, secondo i quali tra gli autori della missiva ci sarebbe Francesco Gaetano Caltagirone (vice presidente vicario), Ornella Barra, Sabrina Pucci, Roberto Perotti e Paola Sapienza.
Il tutto sarebbe da ricollegare alle indiscrezioni emerse nei giorni scorsi, secondo le quali lo statuto potrebbe essere modificato per permettere all’attuale presidente Galateri, di essere confermato nel ruolo quando, nella primavera del 2019, l’attuale board avrà esaurito il proprio mandato e bisognerà procedere all’elezione del nuovo.
Galateri si accinge a compiere 72 anni, ragione per cui in base all’attuale statuto non potrebbe più essere nominato per un altro mandato.
Secondo recenti rumor di stampa, la revisione dello statuto potrebbe avvenire in occasione dell’assemblea della prossima primavera che approverà il bilancio 2018, riunendo nella medesima data anche l’assemblea straordinaria.
Lo statuto dovrebbe comunque essere cambiato entro giugno 2019 per recepire i nuovi regolamenti emanati dall’IVASS, l’autorità di vigilanza del settore assicurativo, per rivisitare il ruolo non esecutivo del presidente.
Ma la modifica dello statuto andrebbe anche oltre, nel senso che, secondo le motivazioni fornite dai consiglieri promotori del cambiamento, l’individuazione della figura del presidente dovrà essere individuata in base all’idoneità a ricoprire il ruolo, a prescindere dalla questione anagrafica. Quello che potrebbe essere fatto è stabilire semplicemente un numero di mandati consecutivi.
Le discussioni in seno al cda sarebbero già partite e, sempre secondo la stampa, la lettera potrebbe essere approfondita in un board fissato per domani.
Inoltre, Generali starebbe cercando di capire come potrebbero comportarsi i grandi investitori istituzionali presenti nel capitale del Leone di Trieste in merito alle suddette modifiche dello statuto.
Intorno alle 09:50 a Piazza Affari il titolo segna un ribasso dello 0,7% a 14,08 euro, una performance in linea con l’indice di settore (-0,6%).