I timori legati alle tensioni tra Stati Uniti e Cina colpiscono in avvio di settimana anche il settore Oil & Gas, con il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che segna un -1,2% rispetto al -1,9% del corrispondente indice europeo.
In rosso anche i principali Eurolistini, con il Ftse Mib a -1,8 per cento, appesantiti anche dall’avvio negativo di Wall Street e dalle incertezze sulla Brexit.
Ritracciano dopo la corsa di venerdì le quotazioni del greggio, con Wti a 51,6 $/bl (-2%) e Brent a 60,8 $/bl (-1,4%) poco dopo la chiusura di ieri.
Mentre gli operatori attendono maggiori dettagli sulle quote e le modalità del tagli produttivi approvati dall’Opec+, sul mercato è tornato preponderante il timore di un calo della domanda connesso alle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina.
Sull’azionario, vendite sulle big Saipem (-4,5%), Tenaris (-3,1%) ed Eni (-1,2%).
Il gruppo guidato da Claudio Descalzi ha annunciato l’ingresso di Mubadala Petroleum e BP nella concessione Nour in Egitto e una nuova scoperta a olio nel Blocco 15/06 nell’offshiore dell’Angola.
Blocco nel quale Eni ha inoltre avviato la produzione del campo di Vandumbu, il cui ramp-up sarà completato nel primo trimestre 2019.
Tra le Mid Cap, in rosso Maire Tecnimont (-3,4%) mentre ha chiuso in lieve rialzo Saras (+0,4%), che ha reso noto l’EMC Benchmark, sceso a 1,4 dollari/barile.
Infine, tra le società a minore capitalizzazione, in calo d’Amico (-4,1%) e Gas Plus (-1,3%), che ha incassato il rinnovo della concessione di San Potito, inerente al progetto “Longanesi”.