Banche – Effetti delle modifiche UE sulla cessione del quinto in Italia

Lo scorso 4 dicembre l’Ecofin ha approvato alcune modifiche al regolamento UE che riguardano le banche, tra cui la riduzione della ponderazione del capitale di rischio per la cessione del quinto dello stipendio e della pensione.

La modifica, che deve ancora essere approvata dal Parlamento Europeo in sede plenaria da effettuare prima del 2019, ridurrebbe la ponderazione dall’attuale 75% al 35% per i prestiti personali assistiti da cessione del quinto dello stipendio e della pensione.

La cessione del quinto è una tipologia di prestito personale garantito da una polizza assicurativa che prevede l’estinzione del debito tramite un rimborso di una quota dello stipendio o della pensione fino al 20% dell’ammontare totale degli stessi, valutati al netto di ritenute.

L’effetto della nuova normativa consentirebbe agli istituti di credito di accantonare circa 300 euro in meno ogni diecimila euro prestati rispetto alla situazione attuale, rendendo così più “attraente” questo tipo di finanziamento.

La cessione del quinto potrebbe quindi ritagliarsi una fetta importante dei prestiti al consumatore, se si considera che l’attuale regolamentazione richiede agli istituti di accantonare sempre più capitale a fronte dei prestiti concessi.

Già allo stato attuale, in Italia, la cessione del quinto vale 5,1 miliardi, circa il 10% dei prestiti totali del credito al consumo. Questo è quanto stimato dall’Assofin (Associazione Italiana del Credito al Consumo e Immobiliare). Cesare Colombi, presidente di Assofin, osserva che “nel giro di qualche anno il giro d’affari secondo le nostre stime potrebbe anche raddoppiare, a patto che l’industria riesca ad essere più competitiva a favore della clientela e consenta una traslazione dei benefici sull’offerta dei prodotti”.

Secondo le statistiche Assofin, gli istituti leader del settore sono Ibl banca, UniCredit, Bnl e Findomestic (Bnp Paribas), Compass (Mediobanca) e Prestitalia (Ubi) ma il settore in generale può trarre vantaggi dalla normativa.

Anche Banca Sistema, che ha erogato prestiti tramite cessione del quinto per un valore di 152 milioni nei primi nove mesi del 2018, sarà favorita dalle agevolazioni. L’istituto ha stimato che tale normativa potrà avere un impatto pari a +150 pb sul Cet1 ratio al 30 settembre 2019, incremento non incluso nel piano strategico 2018–2020.