Moda – Settore positivo (+1,6%), crolla Salvatore Ferragamo (-7,3%)

Seduta positiva per il settore della moda con il rispettivo indice che guadagna l’1,6%. Una performance sostanzialmente in linea a quella messa a segno dal corrispondente indice europeo di confronto. Tonica anche Piazza Affari a +1,9 per cento.

La Camera Nazionale della Moda rivede al ribasso le previsioni sul 2018 per l’industria italiana della moda e segnala la forte incertezza con cui si aprirà il 2019, a causa della turbolenza della situazione politica nazionale e internazionale.

“Nel 2018 il settore della moda italiana allargata, che comprende anche comparti come cosmesi, occhialeria e gioielli, toccherà quota 90 miliardi. Su base annua il dato equivale al +2,3%, +2,8% per il solo fashion che vale 66,6 miliardi. Questo risultato, però, rappresenta soprattutto il ritorno ai livelli di inizio 2008, cioè ai tempi pre-crisi”.

Sempre nella giornata di ieri, il colosso spagnolo del fashion retail, Inditex, ha comunicato i dati dei primi nove mesi 2018-19, chiuso con vendite nette in crescita del 3% a 18,4 miliardi rispetto al pari periodo del 2017-18, variazione che sale a +7% nel confronto a cambi correnti. La crescita di entrambi i margini operativi e la crescita del 4% a 2,4 miliardi dell’utile netto. Risultati che, seppur positivi, si sono attestati al di sotto delle stime degli analisti. Dinamica che ha fatto perdere ieri al titolo il %.

Affonda Salvatore Ferragamo (-7,3%) dopo le dimissioni del Cfo Ugo Giorcelli e il downgrade degli analisti di Kepler. Una revisione, quella degli analisti, che vede l’uscita del Cfo dal gruppo come un ulteriore segnale di un possibile riassetto a livello societario. Tornano quindi in auge i rumors su una possibile operazione di M&A sulla maison.

Tonica Moncler a +2,5%, mentre chiude sopra la parità Luxottica (+0,3%). Si apriva ieri il il periodo di presentazione delle richieste di vendita che terminerà il prossimo 18 gennaio 2019.

Sopra la parità Ovs (+2,9%) in attesa dei conti dei primi nove mesi usciti a mercati chiusi e che hanno evidenziati ricavi per 1,01 miliardi (-1,4%) e margini operativi e utili in forte calo.

Tra le altre, positive le performance di Brunello Cucinelli (+2,3%) e Stefanel (+2,8%), mentre cede il 5,9% Safilo Group.