Obbligazioni – Spread a 270 punti dopo intervento Draghi

Nessuna sorpresa dal meeting della BCE e dall’intervento di Mario Draghi, che ha nuovamente confermato la conclusione prevista per dicembre del programma di acquisto di attività (PAA).

Sono state fornite poi ulteriori indicazioni riguardanti la forward guidance e la politica monetaria che continuerà a mantenersi accomandante. I tassi di interesse resteranno invariati almeno fino alla prossima estate e finché l’inflazione non convergerà nel medio termine verso livelli prossimi ma sempre inferiori al 2%.

Linee guida già scontate dai mercati, che nel pomeriggio continuano a mantenersi – ad eccezione del Cac40 – in territorio positivo, con Milano a +0,7%.

All’indomani dell’incontro tra Conte e Juncker, dopo aver toccato un rendimento del 2,9% il  BTP a 10 anni risale al 2,97%, con il relativo spread verso il Bund tedesco a 270 punti.

Nel corso della mattinata gli acquisti sui titoli di stato italiani erano stati sostenuti dal punto di contatto raggiunto tra Roma e Bruxelles, con la proposta di una riduzione al 2,04% del target deficit/Pil rispetto al 2,4% iniziale, senza però venir meno alle misure cardine della legge di bilancio.

Oltreoceano, continuano ad arrivare segnali distensivi nei rapporti tra Stati Uniti e Cina anche se le tensioni commerciali non sono ancora archiviate, come testimoniano alcuni commenti provenienti dall’amministrazione Trump secondo cui Pechino dovrebbe fare di più per mettere fine allo scontro.

Il T-Bond resta stabile al 2,9%.