Nei primi nove mesi dell’esercizio 2018/19 Ovs ha consuntivato ricavi netti di vendita, depurati del sell-in verso la controllata svizzera Sempione Fashion, in calo dell’1,4% a 1.010,5 milioni. Un andamento che sconta le condizioni climatiche miti dei mesi di settembre e ottobre.
A livello di marchio, le vendite del brand Ovs sono diminuite del 2,5%, risentendo della ristrutturazione di 32 punti vendita della rete diretta, oltre alle temperature miti di settembre che non hanno permesso di beneficiare del periodo back to school come avvenuto nel 2017.
Il marchio Upim ha registrato vendite aumentate del 4,2%, beneficiando
sia dello sviluppo del network sia dalle vendite merceologie anche non stagionali.
Si segnala che ad ottobre il canale e-commerce è cresciuto del 73 per cento.
La dinamica delle vendite si è amplificata a livello di Ebitda rettificato, diminuito del 24,6% a 104,1 milioni anche per effetto dell’aumento delle attività promozionali.
Un andamento imputabile quasi interamente all’insegna Ovs (-27,9%), più sensibile agli aspetti climatici per effetto del maggior peso del bambino. Upim, invece, ha contenuto il calo dell’Ebitda al 5,2%, anche grazie ai settori profumeria e casa tipicamente meno influenzati dal fattore climatico.
L’Ebit rettificato diminuisce del 36,2% a 63,2 milioni, con una marginalità di 6,3 punti percentuali (-35,3%), riflettendo l’andamento dell’Ebitda.
Il risultato ante imposte rettificato si esprime in 51,2 milioni, in calo del 44% dai 91,5 milioni del periodo di confronto. Il dato reported, invece, registra un utile ante imposte di 36,8 milioni, in aumento del 6,7%, beneficiando dell’impatto positivo del mark-to-market, 54,6 milioni, che compensa le svalutazioni e i costi relativi al gruppo 54,6 milioni.
Dal lato patrimoniale, al 31 ottobre 2018 l’indebitamento finanziario netto rettificato del gruppo si attesa a 440,4 milioni, in aumento di circa 63 milioni rispetto a fine gennaio 2018.