Nei primi nove mesi del 2018 il settore salute ha registrato una dinamica complessivamente positiva, con tutti gli aggregati di conto economico in crescita. Un comparto influenzato da fattori demografici legati all’innalzamento della vita media della popolazione. Per contro, è aumentato l’indebitamento finanziario netto totale rispetto all’ammontare di fine 2017, per effetto soprattutto del maggior indebitamento di Recordati e il calo della liquidità netta di Diasorin. Le attese sul settore sono positive anche per il quarto trimestre, in considerazione della ridotta influenza delle ciclicità economiche sulle vendite di prodotti chimici e farmaceutici.
RICAVI – Nel periodo gennaio – settembre 2018 i ricavi complessivi del settore hanno registrato una crescita del 6,8% a 3.280,4 milioni. Nel dettaglio, la quota più consistente, quella di Recordati pari al 30,9%, ha riportato un incremento del 5,1% a 1.013,3 milioni, sostenuto in particolare dalle vendite oltre frontiera, aumentate del 5,4% a 806,6 milioni (79,6% del totale). Positivo anche il mercato domestico, dove le vendite sono salite del 4,1% a 206,7 milioni.
Buon andamento anche per Amplifon, che ha riportato ricavi pari a 967,6 milioni, in progresso del 10,4% a cambi costanti (+7,3% a cambi correnti). Tale dinamica ha beneficiato per il 6,9% della crescita organica e per il 3,5% del contributo delle acquisizioni, mentre il cambio ha avuto un impatto negativo per il 3,1 per cento, principalmente per l’apprezzamento dell’euro verso il dollaro americano e australiano, anche se in progressivo miglioramento nel periodo.
Pierrel, con un giro d’affari cresciuto di oltre il 36% a 13,4 milioni, ha evidenziato la migliore performance all’interno del panel.
EBITDA – Il margine operativo lordo totale si è fissato a 729,7 milioni e cresce del 9,4%. Nel dettaglio si rileva che il 52,1% di tale aggregato è riconducibile a Recordati, con un ammontare pari a 380,1 milioni, in crescita dell’11,1%. A seguire Diasorin, con 187,1 milioni in progresso del 2,7% rispetto al periodo gennaio – settembre del 2017.
Degni di nota sia il forte calo (-49,5%) del deficit registrato da MolMed a 3,5 milioni sia il passaggio per Pierrel a un valore positivo di 1,5 milioni da un precedente deficit di 0,4 milioni.
EBIT – L’Ebit complessivo si è attestato a 586,7 milioni, in aumento dell’8,7%. E’ sempre Recordati a pesare maggiormente con 337 milioni, importo che esprime il 57,4% del totale e che segna una crescita del 9,6%, nonostante ammortamenti e svalutazioni aumentate del 25 per cento. Bene anche Diasorin con 149,3 milioni, pari al 25,4% del totale, in crescita del 3,1% rispetto ai primi nove mesi del 2017.
Rilevante inoltre il peso di Amplifon, che riporta un Ebit di 96,6 milioni, salito del 5,7% pur scontando ammortamenti e svalutazioni aumentati del 13,7 per cento.
Si segnala infine il miglioramento registrato sia da MolMed, con un risultato operativo che ha ridotto il deficit del 41,5% a 4,6 milioni, sia da Pierrel, con l’Ebit che è passato a un valore positivo di 0,7 milioni da un precedente negativo di 1,2 milioni.
UTILE NETTO – L’utile netto del settore si è attestato a 413,2 milioni, in progresso del 17,1%. La quota più consistente (57,6%) è rappresentata dall’ultima riga di conto economico di Recordati pari 237,9 milioni (+8,2%). Segue Diasorin, con un risultato cresciuto del 21,9% a 116,7 milioni (28,2% del totale), beneficiando di una minore incidenza delle imposte, principalmente per effetto della riforma fiscale americana e del positivo impatto del Patent Box in Italia.
Dinamica positiva anche per Amplifon, che ha evidenziato un progresso del 26,4% a 60,8 milioni.
Da segnalare infine la chiusura del periodo in esame in sostanziale parità per Pierrel a fronte di una perdita netta di 4,2 milioni nei primi nove mesi del 2017.
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO – Sul fronte patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto totale ammonta a 737 milioni, in aumento del 26,5% rispetto a fine 2017 soprattutto in relazione all’incremento registrato di Recordati (+21,2% a 462,7 milioni) e il calo di liquidità netta di Diasorin (-13,7% a 128,8 milioni).