Il Cda di Health Italia ha approvato i dati relativi ai primi nove mesi del 2018.
Nel periodo in esame il gruppo ha realizzato ricavi operativi pari a 18,6 milioni (+31% a/a), di cui 15 milioni apportati da Health Italia, 2,4 milioni dalla consolidata Coopsalute e 1,1 milioni dalle altre consolidate Health Property, Health Point e SBM. Una dinamica in linea con le previsioni di crescita societaria.
L’Ebitda si è attestato a 2,8 milioni (-6%), cui Health Italia ha contribuito per 3 milioni (2,4 milioni al 30 settembre 2017), Coopsalute per 0,8 milioni (0,6 milioni al 30 settembre 2017), Health Property per 0,2 milioni, SBM per -0,5 milioni e Health Point per -0,8 milioni.
Il management riporta che l’andamento degli utili, come atteso e pianificato nel Piano Industriale 2018-2020, non ha seguito la dinamica dei ricavi in quanto il gruppo ha avviato importanti investimenti per acquisizioni di aziende integrabili nel modello di business esistente.
Operazioni orientate all’espansione del perimetro di consolidamento, e allo sviluppo del progetto Health Point, sostenendone i costi, al fine di accelerare la crescita finalizzata al raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale.
I vertici aziendali riportano infine che durante i primi nove mesi dell’esercizio corrente, e in particolare nel corso dell’ultimo trimestre, sono entrati nel capitale sociale importanti investitori istituzionali.
Tali investimenti, effettuati a prezzi di mercato, sono stati perfezionati in un’ottica di medio-lungo termine al fine di accompagnare la società nel percorso di crescita.
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