Vendite sul comparto bancario a Piazza Affari. Intorno alle 16:15 il Ftse Italia Banche segna un calo dell’1,3%, aumentando progressivamente il rosso dopo metà seduta dopo che aveva imboccato la strada del ribasso quasi subito dopo l’avvio delle contrattazioni.
Il tutto nonostante lo spread Btp-Bund si sia mantenuto stabile in area 270 pb. Gli investitori restano in attesa di sapere se alla fine si arriverà effettivamente a un compromesso tra Governo italiano e Commissione Europea sulla legge di Bilancio. Quest’ultima dovrebbe esprimere un primo parere mercoledì 19 dicembre.
Secondo fonti di stampa il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ha inviato all’organo europeo una nuova versione della manovra economica, con le correzioni richieste dalla stessa Bruxelles, con il rapporto deficit/Pil che viene indicato al 2,04% per il 2019, in linea con quanto proposto dal premier, Giuseppe Conte, al presidente della Commissione UE, Jean Claude Juncker, nel vertice tenutosi la settimana scorsa.
“Il dialogo tra la Commissione e l’Italia sul progetto di manovra per il 2019 continua. La Commissione stabilirà i prossimi passaggi sulla base del risultato del dialogo in corso”, hanno fatto sapere da Bruxelles.
In ribasso tutti i titoli del Ftse Mib, con Intesa Sanpaolo (-1% a 1,99 euro), UniCredit (-1,7% a 10,62 euro), Mediobanca (-0,9% a 7,55 euro), Bper (-1,2% a 3,39 euro), Banco Bpm (-2,9% a 1 euro) e Ubi (-1,4% a 2,54 euro).
Stesso copione sul Mid Cap, con Credem (-2,9% a 5,04 euro), Creval (-4,8% a 0,074i euro), Popolare Sondrio (-2,7% a 2,58 euro) e Mps (-2,3% a 1,50 euro).