Commercio – Crescono i margini operativi nei 9 mesi 2018

Nei primi nove mesi del 2018 il settore ha mostrato un andamento complessivamente positivo. Una dinamica che emerge anche dai dati di Confcommercio, relativi a settembre, con una domanda di beni e servizi in aumento dello 0,3% su base tendenziale. Gli aggregati di conto economico sono cresciuti, ad eccezione dei ricavi. Notizie positive anche sul fronte patrimoniale, con l’indebitamento finanziario netto totale diminuito del 2,1% rispetto all’ammontare di fine anno 2017.

L’andamento complessivamente positivo delle società del settore commercio trova riscontro anche nei dati di Confcommercio con una domanda di beni e di servizi aumentata dello 0,3% su base tendenziale.

RICAVI – Nei primi nove mesi del 2018 i ricavi complessivi del settore segnano una diminuzione dell’1,1% a 4.291,3 milioni.

A pesare, in particolare, il calo del fatturato di Massimo Zanetti Beverage (-7,7% a 654 milioni; -4,1% a cambi costanti). La variazione calcolata su base omogenea, ossia a cambi costanti e con l’applicazione sul 2017 dell’IFRS 15, evidenzia invece un calo del 3,7%, strettamente connesso alla contrazione dei volumi di vendita del caffè tostato (-2,2 vs 9M 2017) e alla diminuzione dei prezzi di vendita di quest’ultimo.

Pesa anche sul comparto la diminuzione evidenziata da Campari (-2,5% a 1.200,6 milioni), che tuttavia registra una crescita organica del 6,6% assorbita dall’effetto negativo dei cambi, scontando il rafforzamento dell’euro rispetto a tutte le altre valute, oltre alla variazione del perimetro societario dopo la cessione di attività ritenute non più strategiche, (Carolans e Lemonsoda) e all’interruzione di alcuni agency brand.

Calo del fatturato infine anche per ePrice (-14,9% a 112,6 milioni).

A contribuire maggiormente in maniera positiva è stata invece Marr, che ha realizzato ricavi pari a 1.259,4 milioni, in progresso del 2,4% rispetto al pari periodo del 2017 beneficiando in maniera rilevante dell’andamento del segmento Street Market (ristoranti e hotel non appartenenti a gruppi o catene), che ha registrato un fatturato di 864,5 milioni, aumentato del 4% rispetto al 2017.

Dinamiche positive anche per altri gruppi del settore, quali Ivs Group (+4,8% a 306,5
milioni) e La Doria (+1,3% a 512,2 milioni).

EBITDA – L’Ebitda complessivo si è attestato a 565,8 milioni, in crescita dell’1,4% rispetto al periodo gennaio – settembre 2017. Un andamento sostenuto in particolare da Massimo Zanetti Beverage (+6,6% a 50,6 milioni) e Marr (+2,9% a 97,6 milioni). Sostanzialmente stabile il margine operativo lordo di Campari (+0,2% a 299,8 milioni) che, a parità di cambi e di perimetro, segna però un aumento dell’8,5 per cento.

EBIT – L’Ebit totale è pari a 426,5 milioni, in crescita del 2,4 per cento, beneficiando soprattutto dell’ottima performance di Massimo Zanetti Beverage (+19,6% a 23,7 milioni), grazie al miglioramento del gross profit e ai minori ammortamenti. Buone performance anche per Marr (+2% a 81,8 milioni), Campari (+0,7% a 259,2 milioni) e Ivs Group (+2,8% a 37 milioni).

UTILE ANTE IMPOSTE – L’utile ante imposte del comparto si è fissato a 398,8 milioni, con un incremento del 7,2%, a cui Campari ha contribuito con 249,5 milioni (62,6% dell’aggregato), beneficiando di una riduzione degli oneri finanziari netti e nonostante la contabilizzazione di minori proventi non ricorrenti.

Migliore performance è stata quella di Massimo Zanetti Beverage (+33,8% a 17,9 milioni).

Degno di nota infine il calo del deficit di ePrice, sceso del 35,3% a 10,2 milioni.

INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO – Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto totale ammonta a 1.672,8 milioni, diminuito del 2,1% rispetto a fine 2017. Da segnalare il calo di 67,7 milioni (cui corrisponde una contrazione del 6,9%), registrato da Campari, grazie soprattutto alla positiva generazione di free cash flow operativo.