Chiusura in rosso per le Borse europee, mentre Wall Street recupera terreno dopo un avvio in calo di circa un punto percentuale.
Il Ftse Mib archivia gli scambi in ribasso dell’1,1% a 18.693 punti, mediamente in linea con il Dax di Francoforte (-0,8%), il Ftse 100 di Londra (-1,1%), il Cac 40 di Parigi (-1,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,5%), mentre i tre principali indici americani segnano ribassi contenuti entro il mezzo punto percentuale.
Gli investitori continuano a soppesare i segnali di rallentamento della crescita economica globale e a monitorare i negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina, ma l’attenzione è principalmente rivolta alla riunione della Federal Reserve di questa settimana che si dovrebbe concludere, mercoledì, con il quarto rialzo dei tassi del 2018.
A fare la differenza saranno i commenti del presidente Jerome Powell, che potrebbero suggerire un atteggiamento meno restrittivo nel 2019 rispetto a quanto comunicato in precedenza, alla luce di alcuni segnali di rallentamento dell’economia. Intanto il presidente Donald Trump continua ad esprimere su Twitter il proprio dissenso verso le politiche dell’istituto di Washington, sottolineando come sia impensabile un ennesimo rialzo dei tassi con un dollaro così forte e un’inflazione virtualmente inesistente.
Sul Forex il cambio euro/dollaro recupera terreno dai minimi di circa un mese toccati la scorsa settimana, riportandosi a quota 1,134 nonostante i numeri finali di novembre sull’inflazione dell’Eurozona, che hanno mostrato un rallentamento all’1,9% (stabile all’1% il dato core).
In Italia focus ancora sulla manovra finanziaria, dopo l’intesa raggiunta ieri dal Governo sui fondi per le coperture del deficit al 2,04 per cento.
Questa mattina l’esecutivo italiano – secondo quanto riportano fonti di stampa – ha inviato il nuovo schema del decreto di legge a Bruxelles, ufficializzando pertanto il nuovo target per il 2019. Le diverse fonti hanno inoltre parlato di una telefonata tra Giovanni Tria, Pierre Moscovici e Valdis Dombrovskis. Entro mercoledì si dovrebbe conoscere la risposta dell’UE, nel frattempo lo spread Btp-Bund resta in area 270 punti base.
Tornando a Piazza Affari, acquisti su MEDIASET (+2%), mentre crolla SAIPEM (-6,5%) dopo il downgrade della concorrente franco-americana TechnipFMC da parte di BofA Merril Lynch.
Sottotono BREMBO (-3,7%) e UNIPOL (-3,2%), male le banche con UNICREDIT, BANCO BPM e UBI tra -2,4% e -2,7 per cento. In calo dell’1,3% ENI, che ha ricevuto l’approvazione dal ministro dell’Energia indonesiano ad investire nel giacimento Merakes.
Chiude a -1,9% MONCLER, influenzata dal profit warning lanciato a sorpresa questa mattina dal retailer online Asos a causa della Brexit.
Debole TELECOM ITALIA (-0,7%), dopo la richiesta di convocazione dell’assemblea da parte di Vivendi per nominare i nuovi revisori e mettere in agenda la revoca di cinque consiglieri della lista Elliott. In calo STM (-1,1%), che ha pagato oggi la cedola trimestrale da 0,06 dollari. Poco mossa PRYSMIAN (-0,3%), nonostante la nuova commessa assegnata dalla statunitense Caldwell Marine International.