Nella mattinata di oggi la Commissione Europea aveva comunicato che il Consiglio e il Parlamento UE hanno raggiunto un accordo politico sulle misure richieste alle banche per prevenire l’accumulo di nuovi Npl.
Le nuove regole richiedono agli istituti di fare accantonamenti per coprire il rischio associato ai prestiti concessi in futuro che potrebbero diventare non-performing. Negli scorsi mesi sono state avanzate quattro proposte sulle modalità e tempistiche del piano di accantonamento. Nello specifico, si erano espressi: la Commissione Europea, la Bce, il Consiglio UE e il Parlamento Europeo.
Oggi, il Parlamento e il Consigli UE hanno raggiunto un compromesso politico sulle misure da adottare, che in linea di massima seguono il programma più severo proposto dagli Stati UE.
Di seguito sono esposte le percentuali di accantonamento riportate da alcune fonti di stampa che hanno avuto accesso al documento.
In base all’accordo, le banche dovranno coprire interamente con accantonamenti i prestiti non garantiti dopo tre anni successivi al momento in cui si sono trasformati in sofferenze, i crediti inesigibili garantiti da collaterale come case o immobili commerciali in nove anni e i prestiti garantiti da beni diversi da immobili dovranno essere pienamente coperti dopo sette anni.
I crediti deteriorati in questione sono quelli di nuova emissione, poiché la data per l’entrata in vigore delle nuove regole non sarà retrodatata a marzo 2018 come aveva proposto la Commissione UE. Le nuove regole entreranno in vigore solo dopo l’approvazione del Parlamento Europeo e degli Stati dell’UE, che dovrebbe avvenire nelle prossime settimane. Si sottolinea che non saranno possibili emendamenti a questo testo concordato.
Nello specifico, i crediti deteriorati non garantiti dovranno essere svalutati al 35% dopo due anni dal loro ingresso in sofferenza e arrivare al 100% dopo tre anni.
Per i prestiti garantiti da garanzie non immobiliari, le banche dovranno coprire il 25% dei crediti deteriorati dopo tre anni, il 35% dopo quattro, il 55% dopo cinque, l’80% dopo sei e il 100% dopo sette.
Per i prestiti garantiti da beni immobili, il calendario di accantonamenti prevede il 25% di copertura dopo tre anni, il 35% dopo quattro, il 55% dopo cinque, il 70% dopo 6 anni, l’80% dopo sette, l’85% dopo otto, per arrivare a una copertura completa dopo nove anni.