Elliott sarebbe pronta ad incrementare la propria quota in Tim intorno al 10% in vista della prossima assemblea, che non dovrebbe comunque tenersi prima di marzo.
A riportarlo è Milano Finanza, secondo cui il fondo americano potrebbe arrotondare la propria partecipazione, attualmente pari all’8,8%, per prepararsi allo scontro con Vivendi. Il tutto dopo la richiesta pervenuta settimana scorsa dal socio francese, primo azionista di Tim con il 24%, di convocare al più presto l’assise per revocare cinque consiglieri della lista Elliott.
In vista dell’assemblea, sarà importante capire il ruolo di Cassa Depositi e Prestiti, che detiene il 5% del colosso delle telecomunicazioni e che secondo gli operatori potrebbe incrementare la propria quota.
Una pista scartata, però, dal vicepremier Luigi Di Maio, secondo cui “non c’è alcuna intenzione” da parte del governo di rafforzare la partecipazione. Cdp potrebbe invece ricoprire un ruolo di guida nell’eventuale nuova entità infrastrutturale che nascerebbe dalla societarizzazione e dallo scorporo della rete.