Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha chiuso in flessione dello 0,3%, sovraperformando il Ftse Mib (-1,1%) e allineandosi al corrispondente indice europeo l’Euro Stoxx 600 Utilites (-0,3%).
Ieri mattina il governo italiano – secondo quanto riportano fonti di stampa – ha inviato il nuovo schema del decreto di legge a Bruxelles, ufficializzando pertanto il nuovo target per il 2019. Le diverse fonti hanno inoltre parlato di una telefonata tra Giovanni Tria, Pierre Moscovici e Valdis Dombrovskis. Entro mercoledì si dovrebbe conoscere la risposta dell’Ue, nel frattempo lo spread Btp-Bund resta in area 270 punti base.
Tra le Big l’unica positiva, seppure debole, è stata Italgas (+0,5%). Terna ed Enel chiudono in sostanziale parità, entrambe a -0,1 per cento.
Performance al ribasso anche tra i titoli a media capitalizzazione, dove unica non negativa è stata Erg, in sostanziale parità (+0,1%).
Hera ha lasciato sul terreno il 2,7 per cento. La società ha siglato un accordo con Amadori, attiva nell’agroalimentare nazionale e specialista del settore avicolo, per la realizzazione di un impianto di cogenerazione che fornirà energia pulita per il polo produttivo di Cesena. A regime, il polo tecnologico–energetico sarà in grado di esprimere importanti performance ambientali, evitando ogni anno il consumo di circa 400 tonnellate equivalenti di petrolio e l’emissione di 900 tonnellate di CO2, pari all’assorbimento di un anno di un bosco di 150 ettari. Un beneficio ambientale quantificabile anche in oltre 600 automobili a gasolio in meno in circolazione.
Tra le Small Cap, in progresso dello 0,8% TerniEnergia.
In perfetta parità Alerion Clean Power.
Si ricorda che, in base ai dati diffusi da Terna, nel mese di novembre dell’anno in corso la domanda di energia elettrica in Italia è diminuita dell’1,4% rispetto ai volumi registrati a novembre del 2017. Depurando il dato dall’effetto temperatura e a parità di calendario, la variazione della domanda è negativa (-0,7%). A livello territoriale, la variazione tendenziale di novembre 2018 è stata ovunque negativa: al Nord (-1,7%), al Centro (-1%) e al Sud (-1%).
Inoltre si segnala che la produzione nazionale netta (23,9 miliardi di kWh) è diminuita dell’1,1%. In forte aumento la fonte di produzione idrica (+118,8%), in calo le altre fonti (termica -12,9%; eolica -10,2%; fotovoltaica -7,1%; geotermica -2,7%).