Avvio sprint per il comparto bancario a Piazza Affari. A venti minuti dall’apertura delle contrattazioni il Ftse Italia Banche registra uno scatto del 4,2 per cento.
L’andamento odierno beneficia anche del restringimento dello spread Btp-Bund in dai circa 270 pb di ieri a 255 punti base (fonte Mts Markets). Il tutto in scia alle indiscrezioni di stampa secondo le quali è stato raggiunto un accordo informale tra Governo italiano e Commissione Europea sulla legge di Bilancio 2019. Intesa che sarà ufficializzata oggi dopo la riunione dell’organismo europeo.
Il rapporto deficit/Pil per il 2019 rivisto al ribasso dal 2,4% al 2,04%, insieme al nuovo programma di spending review e alla diminuzione della stima di crescita del Pil (dall’1,5% all’1%) ha convinto Bruxelles sulla mini riduzione del deficit strutturale chiesta per evitare l’avvio di una formale procedura d’infrazione.
Partenza a razzo per tutti i titoli del Ftse Mib, con Intesa Sanpaolo (+2,9% a 2,04 euro), UniCredit (+2,6% a 10,74 euro), Ubi (+3% a 2,59 euro), Mediobanca (+2,6% a 7,77 euro), Bper (+2,6% a 3,43 euro) e Banco Bpm (+2,8% a 2,05 euro).
Stesso copione sul Mid Cap, con Credem (+2,5% a 5,08 euro), Creval (+3,4% a 0,0739 euro), Popolare Sondrio (+1,4% a 2,67 euro) e Mps (+3,9% a 1,56 euro). Tra le Small Cap scatta Carige (+7,7% a 0,0014 euro).
L’ottimo inizio del comparto bancario si riflette in parte anche sui titoli del risparmio gestito, tra i quali spiccano Banca Generali (+2% a 18,94 euro) e Fineco (+2,4% a 9,14 euro).