Chl – Precisazioni della società su esercizio diritti di opzione

Chl ha fornito alcune precisazioni in merito alla conclusione del periodo per l’esercizio dei diritti di opzione relativi all’offerta agli azionisti, avente ad oggetto massime 204,7 milioni di azioni rinvenienti dall’aumento di capitale in opzione per un controvalore massimo di circa 4,1 milioni.

La società, oltre a confermare l’impegno di sottoscrizione, comunque non garantito, per massimi 1,9 milioni da parte di alcuni azionisti, ha ricordato che sono pervenuti ulteriori versamenti in conto futuro aumento di capitale, non sottoposti a condizioni, da parte di soci diversi da quelli sopra citati, per un importo di 132.934,36 euro, e da parte soggetti terzi non soci per un importo di 20mila euro.

Nel caso in cui, anche all’esito dell’offerta in Borsa e delle sottoscrizioni da
parte di tutti i sopracitati azionisti, l’aumento di capitale in opzione non risultasse interamente sottoscritto, le nuove azioni ancora non sottoscritte potranno essere sottoscritte, entro il 31 dicembre 2018, anche dai creditori a compensazione dei rispettivi crediti.

Qualora l’aumento di capitale in opzione venisse sottoscritto in misura pari agli impegni di
sottoscrizione per 1,9 milioni e per l’ulteriore importo di 239mila euro pervenuto, la prospettiva della continuità aziendale di Chl, in assenza di misure alternative adeguate a consentire la copertura del fabbisogno finanziario complessivo netto del gruppo, sarebbe pregiudicata e in tal caso la società dovrebbe far ricorso agli strumenti previsti dalla legislazione concordataria e fallimentare. Si segnala che Chl stima che le disponibilità liquide del gruppo si esauriscano al 15 aprile 2019.

Qualora nessuno degli impegni di sottoscrizione venisse adempiuto per la parte residua e quindi per l’importo di 1,6 milioni, e l’aumento di capitale venisse sottoscritto limitatamente all’importo di 531mila euro pervenuto alla società, in assenza di misure alternative adeguate a consentire la copertura del fabbisogno finanziario del gruppo, la continuità aziendale di Chl sarebbe pregiudicata e in tal caso la società dovrebbe far ricorrere alla legislazione concordataria e fallimentare.

In tal caso Chl stima che le disponibilità liquide del gruppo si esauriscano al 28 febbraio 2019.